IL CASO

Covid-19, Merano sigillata per paura della variante sudafricana

Si entra o esce dalla città solo con un test antigenico negativo (foto Jimmy Milanese)

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Iris Garavelli


MERANO. Da quest'oggi (22 febbraio) la città di Merano è letteralmente sigillata. Per paura della diffusione della variante sudafricana del coronavirus, di cui sono stati accertati alcuni casi, da oggi vige l'obbligo di presentare un test antigenico negativo, non più vecchio di 72 ore, per entrare e uscire dalla città del Passirio.

Le forze dell'ordine, coordinate dal Commissariato del Governo, hanno istituito posti di blocco e suddiviso la città in quadranti. Chi entra o esce da Merano viene controllato da carabinieri, polizia, esercito, guardia di finanza e polizia municipale.

Covid, a Merano dieci punti di controllo in vari punti della città

Impegnati Polizia, Guardia di Finanza, Polizia locale e sei militari dell'Esercito. Monitorate le zone di ingresso e uscita della città. I Carabinieri, invece, sono dislocati nei Comuni limitrofi. Controlli fissi dalle 7 alle 19, nella notte pattuglie a rotazione (foto Jimmy Milanese)

"Visto il flusso di diverse migliaia di pendolari e di tutto l'import ed export da e per la città i controlli sono ovviamente a campione", fa sapere il subcommissario Hermann Berger che coadiuva la commissaria straordinaria Anna Aida Bruzzese nella gestione straordinaria della città di Merano.

"Oltre a controllare le persone che si muovono in macchina, occorre anche monitorare chi usa i mezzi di trasporto pubblici, pertanto i controlli si svolgono non solo alle uscite o entrate della città, ma anche nella stessa città", spiega Berger.

"Visto che controllare tutto e tutti non si può, ci si appella al senso di responsabiltà", così il subcommissario. "Il Comune ha messo a disposizione due postazioni, dove vengono effettuati i test antigenci. Una si trova all'ingresso di Merano, a Sinigo, e l'altra nel polo scolastico di via Karl Wolf", spiega il comandante della polizia municipale Fabrizio Piras. "Sono diverse migliaia le persone che sono già state testate. Poche, invece, le persone respinte all'ingresso della città perchè prive del test negativo. E' presto, comunque per avere i numeri sull'incidenza dei positivi", sottolinea Piras. Per gestire il lavoro amministrativo delle postazioni in cui si effettuano i test, il Comune di Merano ha messo a disposizione 40 dipendenti amministrativi comunali, che affiancano il personale sanitario che materialmente esegue i test. Nel frattempo l'Azienda sanitaria ha precisato che i test di negatività al Covid-19 necessari per uscire dai comuni altoatesini blindati per la diffusione delle varianti del virus sono validi per tre giorni (72 ore), senza contare il giorno in cui il test è stato eseguito. "Ora vediamo come evolve la situazione" dice Piras, che fa notare che "da mercoledì oltre a Merano, Moso in Passiria, Riffiano e San Pancrazio, si aggiungono altri comuni, in cui è stata rilevata la presenza della variante sudafricana, ovvero Lana, Malles e tutti i comuni della Val Passiria, dove saranno in vigore le stesse misure". 













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