Covid, in Alto Adige al via il test salivare in due scuole elementari
All'inizio della prossima settimana l’Azienda sanitaria dell'Alto Adige avvierà un progetto pilota
BOLZANO. All'inizio della prossima settimana l'Azienda sanitaria dell'Alto Adige avvierà un progetto pilota in due scuole elementari altoatesine: il cosiddetto "test antigenico della saliva" ha lo scopo di rilevare il coronavirus nei bambini. Sotto la supervisione dell'Istituto Nazionale per le Malattie Infettive L. Spallanzani e in collaborazione con l'Ospedale San Camillo di Roma, questa tecnica è già stata utilizzata con successo in alcune scuole e nel reparto di Medicina dell'Università di Padova.
"La saliva rappresenta un ulteriore campione di materiale per la rilevazione di Sars-CoV-2, con il vantaggio che per i bambini si tratta di un test meno invasivo del tampone nasofaringeo", spiega Elisabetta Pagani, direttrice del laboratorio aziendale di microbiologia e Virologia. Il campione di saliva viene prelevato tramite un tampone di cotone simile a quello usato dai dentisti. Il bambino deve tenerlo tra la gengiva e la guancia o sotto la lingua senza masticare per circa due minuti. Il tampone di cotone assorbe così una grande quantità di saliva. Viene poi inserito in una provetta e inviato al laboratorio. Poiché il metodo richiede un certo grado di indipendenza nella masticazione e nella gestione consapevole della deglutizione, questo test è adatto solo ai bambini di età superiore ai tre anni.
Due scuole elementari altoatesine hanno aderito a questo progetto pilota: la scuola elementare in lingua tedesca di Chiusa e la scuola elementare in lingua italiana San Filippo Neri di Bolzano. Due classi di ogni scuola vi prenderanno parte. Circa 48 ore dopo l'esecuzione del test, con il codice token, i genitori potranno accedere ai risultati tramite il portale dei referti sul sito dell'Azienda sanitaria. Per l'assessore Thomas Widmann, la partecipazione volontaria delle scuole è molto preziosa: "Ringrazio di cuore i direttori delle scuole elementari che si sono fatti avanti di propria iniziativa per partecipare a questo progetto pilota". "Se il test della saliva dell'antigene si dimostrerà valido - e presumo che lo sarà - allora potrà diventare un altro elemento fondamentale nel monitoraggio dell'incidenza dell'infezione in Alto Adige", afferma il Direttore generale Florian Zerzer.