Sanità

Covid, in aumento casi e ricoveri

Widmann, direttore sanitario: «In provincia i pazienti ricoverati sono complessivamente una settantina: si registra una lieve crescita». La Asl: al momento le persone che si sono vaccinate contro il virus sono solo 10.098, somministrati invece 34.065 vaccini antinfluenzali



BOLZANO. «Stiamo monitorando la situazione e registriamo un leggero aumento dei casi di Covid. Intendiamoci, non c'è nessun allarme, ma l'invito alla popolazione, in particolare ai fragili e alle persone anziane, è a vaccinarsi prima possibile». Così Josef Widmann, direttore sanitario dell'Asl, preoccupato all'idea che un aumento significativo dei ricoveri possa mettere in difficoltà gli ospedali che già devono fare i conti con gravi carenze di personale. In particolare infermieristico.

Attualmente quante sono le persone ricoverate?

Parliamo di una settantina in tutta la provincia. Così distribuiti: 38 a Bolzano, 11 a Brunico, 8 a Bressanone, 10 a Merano, 1 a San Candido e 2 a Silandro.

Qual è l'identikit del paziente?

In genere sono persone anziane, affette già da altre patologie, che ovviamente vengono aggravate dall'infezione Covid.

In che reparti sono ricoverati questi pazienti?

Soprattutto in Medicina, Geriatria, Malattie infettive e Rianimazione.

Quanti in Rianimazione?

Si varia in media da uno a tre pazienti.

Ovviamente, devono essere "isolati" rispetto agli altri pazienti.

È questo che complica tutto. Il paziente Covid ha bisogno di essere assistito separatamente rispetto agli altri malati. Ciò implica personale dedicato che, inevitabilmente, viene sottratto ad altri servizi. Aumenta notevolmente l'impegno richiesto a medici ed infermieri che, per evitare di venir contagiati, devono proteggersi con mascherine e camici speciali.

Finora quanti sono coloro che si sono vaccinati contro il Covid?

Al momento sono stati somministrati 10 mila e 98 vaccini anti-Covid.

E per quanto riguarda il vaccino antinfluenzale?

I numeri sono migliori: siamo a quota 34 mila e 65. Purtroppo, in Alto Adige, c'è da sempre una grossa fetta di popolazione contraria ai vaccini.

Ma state pensando a riattivare convenzioni con strutture private in previsione di un possibile peggioramento della situazione?

Ovviamente bisogna pensare sempre e in anticipo a tutto, ma al momento non è un tema sul tavolo. Anche Pierpaolo Bertoli, coordinatore sanitario del San Maurizio, conferma un lieve incremento dei ricoveri di pazienti già affetti da precedenti patologie: «In questo momento al San Maurizio abbiamo complessivamente 38 pazienti: in sé sono un numero contenuto. Ma pesano notevolmente a livello di assistenza, visto che dobbiamo fare i conti con le ormai croniche carenze. Pur essendo riusciti a migliorare la situazione e a ridurre il numero abbiamo ancora 60 letti non utilizzati, per mancanza di personale. La speranza, ovviamente, è che la situazione non peggiori. Proprio per questo non smettiamo di insistere affinché anziani e fragili si proteggano con il vaccino». A.M.













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