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Dalla Provincia di Bolzano 129 milioni per il rinnovo del contratto per i docenti

Ci sarà anche un’una tantum per il conguaglio dell'inflazione del triennio 2019-2021 (foto repertorio)



BOLZANO. Come successo per l'intercomparto, entro l'autunno anche i 10 mila dipendenti delle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado della Provincia di Bolzano avranno il rinnovo del contratto collettivo, con erogazioni una tantum per il conguaglio dell'inflazione 2019-2021, per l'acconto del conguaglio dell'inflazione 2022 e per l'acconto dell'inflazione 2022-2024, oltre ad una nuova determinazione dell'indennità provinciale.

Dopo che il Consiglio provinciale, su proposta della Giunta, ha messo a disposizione a tale scopo 129 milioni di euro approvando la legge di assestamento di bilancio, nella sua seduta di martedì scorso (5 settembre) la Giunta provinciale ha fornito all'Agenzia provinciale per le relazioni sindacali gli indirizzi per avviare le trattative con le organizzazioni sindacali, ponendo le basi, anche autorizzando un primo contratto stralcio, per una conclusione in tempi relativamente brevi dei negoziati.

Secondo la delibera della Giunta approvata martedì 5 settembre, la bozza di contratto collettivo provinciale dovrà comprendere, analogamente a quanto successo per il contratto collettivo d'intercomparto (CCI): l'erogazione a favore del personale di un emolumento una tantum per il conguaglio dell'inflazione del triennio 2019-2021; l'erogazione a favore del personale di un emolumento una tantum ai fini del mantenimento del conguaglio dell'inflazione anche nell'anno 2022; una nuova determinazione dell'indennità provinciale a decorrere dal 01.01.2023; l'erogazione a favore del personale di un emolumento una tantum come acconto dell'inflazione maturata o in maturazione nel periodo contrattuale 2022-2024; e, ovviamente, l'applicazione del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro sui principali aspetti del trattamento economico del personale del comparto Istruzione e ricerca - Triennio 2019-2021 del 6 dicembre 2022, conguagliando gli aumenti della retribuzione tabellare con l'indennità provinciale prevista dall'art. 17 del T.U dei contratti collettivi provinciali del 23 aprile 2003.

L'Agenzia provinciale per le relazioni sindacali è tenuta a rispettare, in sede di contrattazione, le risorse finanziare messe a disposizione con legge provinciale, vale a dire lo stanziamento di 66 milioni per i pagamenti una tantum (58 milioni per il conguaglio dell'inflazione 2019-21 e 8 milioni per l'acconto del conguaglio dell'inflazione 2022) e 63 milioni di costi a regime (21 milioni per l'anno 2023, 21 per il 2024 e 21 per il 2025), per un totale di 129 milioni.













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