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Depositati i primi 13 contrassegni, ultime sorprese sulle candidature

La Lega porta due simboli per tutelarsi e Carlo Vettori (Forza Italia) si presenta per primo con «Berlusconi presidente». Oggi è il turno di Verdi, FdI e Pd. Circolano ipotesi su Borin (Uniti per Laives) nella testa di lista di FdI. Maturi ha i 35 nomi di Centro Destra


Sara Martinello


BOLZANO. Sono 13 i contrassegni elettorali già depositati ieri all’Ufficio elettorale centrale della Provincia, 14 con il «doppione» della Lega. Quelli di Verdi, Fratelli d’Italia e Partito democratico saranno presentati questa mattina. Dovrebbero essere gli ultimi, sempre che non spuntino sorprese dell’ultimo minuto, nuove e inaspettate liste in corsa per le provinciali del 22 ottobre prossimo. Alcune novità sono arrivate ieri, a ridosso del termine per presentare le liste. Intanto, il consigliere comunale Claudio Della Ratta (Civica per Bolzano) ha annunciato che si candida con la Civica, un po’ rammaricato del fallimento di un progetto che includesse Christian Bianchi e Roberto Zanin. Hanno ricominciato a circolare ipotesi su FdI: nella testa di lista potrebbe comparire Bruno Borin, assessore di Uniti per Laives. Filippo Maturi invece ha già deciso tutti i 35 nomi di Centro Destra. In seconda e terza posizione sono candidati Patrizia Brillo e Loris Polato. Quindi, nella prima parte della lista, Amelia Liverani e Sergio Armanini.

I commissari in fila
Il primo a varcare la porta dell’ufficio nel primo giorno per la consegna (ieri) è Carlo Vettori, il commissario di Forza Italia. Con mezz’ora di anticipo sull’apertura delle operazioni. Estrae dalla cartella i fogli protocollo, controlla che ci sia tutto. Mostra il simbolo. «Berlusconi presidente», effetto nostalgia garantito. Dieci minuti dopo arrivano i leghisti: il commissario Maurizio Bosatra con Giuliano Vettorato. Depositano due contrassegni, cioè quello con il circoletto di Uniti per l’Alto Adige e quello classico, «Lega Salvini premier». Se ci fossero problemi con le firme raccolte nei giorni scorsi, Bosatra potrà riesumare il secondo. Fecero lo stesso Verdi e Alto Adige nel cuore con FdI cinque anni fa.

I partiti degli scettici
Poi ci sono i partiti degli scettici e dei no vax. Da Josef Unterholzner, uscito dal TeamK per fondare Enzian, all’ex comandante degli Schützen Jürgen Wirth Anderlan, che nel simbolo della lista Jwa (le sue iniziali) ha messo il suo cognome e la sua barba. C’è Sara Cunial, ex deputata, fondatrice di Vita. Che per la propria «prima» locale ha scelto proprio l’Alto Adige. Niente pronostici sul voto, a più di tre anni dall’inizio della pandemia. «L’importante è risvegliare le coscienze», precisa Lorena Tagnin.

Classici e novità
Per la Svp, le operazioni pre elettorali sono routine. L’Obmann Philipp Achammer delega Ulrich Mayer, serafico con la cartella marchiata Volkspartei in mano. Diego Nicolini e Giovanna Tavernar (Movimento 5 Stelle) aspettano. Nicolini quasi con impazienza: alle 10 c’è la capigruppo e vorrebbe portare una mozione per le persone mistilingui. A chiudere il gruppo dei «veterani», Sabine Zoderer dei Freiheitlichen, che sperano nel terzo eletto. Basta che Thomas Widmann non porti via troppi voti. Perché l’ex assessore fa sul serio. Si palesa alle 10, ha l’aria serena. Sta finendo di raccogliere le firme per la sua Für Südtirol mit Widmann. Non fa pronostici, «l’obiettivo è partecipare attivamente a un cambio di rotta». Nel pomeriggio il secondo round. Paul Köllensperger e Christian Futschegger depositano il nuovo contrassegno del TeamK, dove «Köllensperger» è sostituito dalla K. La bizzarria della giornata è firmata Süd-Tiroler Freiheit, Werner Thaler e Stefan Zelger arrivano con un mega simbolo di cartone sotto il braccio. Penultima Nicol Mastella della Civica, dopo la mattinata a radunare faticosamente le carte con Andrea Casolari. Infine è stata la volta di Maturi. Ha rivisto graficamente il simbolo, con il nome «Centro Destra» sormontato da «I valori di», perché, spiega l’ex leghista, «se tra i partiti va di moda mettere il nome del leader» e «le civiche di centrodestra vanno con la sinistra», Centro Destra vorrebbe essere la lista dei valori.













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