Il caso

Dopo 13 anni riprese le ricerche di Andrea Liponi

A Sirmiano, sopra Nalles, un team di specialisti guidato da Fabrizio Pace sta cercando tracce del ventiduenne bolzanino scomparso nel 2008. Setacciata una vasta area di montagna attorno al punto in cui fu trovata la vettura su cui viaggiava il ragazzo



BOLZANO. Sono passati poco più di 13 anni da quell’8 giugno del 2008. Quel terribile 8 giugno in cui l’allora ventiduenne Andrea Liponi entrò in quella che Nicodemo Gentile, avvocato e presidente nazionale dell’Associazione Penelope, definisce la «Terra del niente, quella dove sono andate le vite di chi scompare, quella dove sono confinate le vite di chi rimane».

Tante, da allora, sono state le ricerche di Andrea, tutte senza esito. Tante sono stati le segnalazioni e gli avvistamenti. Speranze accese e subito spente. Mamma Mirella e papà Livio, che dell’Associazione Penelope sono i referenti per il Trentino Alto Adige, non si sono mai arresi e più volte, in questi anni, si sono attivati per continuare le ricerche già svolte nella località di Sirmiano, a Nalles, nelle ore e nei giorni successivi alla scomparsa.

Ricerche che sono riprese nei giorni scorsi, con un nuovo sopralluogo coordinato da Fabrizio Pace, criminologo e antropologo forense, specialista in tecnologie e applicazioni per le indagini scientifiche, che nel 2015, nel comune di Castiglione D’Asti, ha rinvenuto un cadavere di cui poi ha fatto diagnosi di specie, razza e sesso, stabilendo che apparteneva ad Elena Ceste, la donna uccisa il 24 gennaio del 2014 dal marito Michele Buoninconti, ora in carcere con una condanna definitiva a 30 anni.

L’esperto è coadiuvato da Virginia Canzani e Costanza Crociani, entrambe dottoresse in psicologia forense, dall’avvocato Paola Zuppardo in qualità di membro del direttivo di Penelope Piemonte e alcuni membri della Detection Dogs Ticino, che nei mesi scorsi hanno preso parte alle ricerche di Laura Perselli e Peter Neumair. In azione anche personale del Bergrettung Südtirol, coordinato dal presidente Enrst Winkler.

Una ventina di persone hanno raggiunto la zona e, salutati Mirella e Livio, ovviamente sul posto, si sono messe al lavoro.

«È stata una giornata dura – spiega Pace al termine della prima giornata – perché i luoghi sono molto impervi e molto pericolosi. Abbiamo scandagliato una parte della zona, ma non abbiamo trovato nulla se non dei resti animali».

Ma perché proprio a Sirmiano? «Visti gli atti – continua Pace – questa è una zona d’interesse». Proprio lì, infatti, vicino a un’azienda agricola, si perdono le tracce di Andrea, scomparso dopo un pranzo di famiglia. Lì, nella località del comune di Nalles, qualche giorno dopo, viene trovata la Fiat Grande Punto blu su cui Andrea si era allontanato.

Poco distanti dalla vettura, su un prato, vengono ritrovati alcuni suoi indumenti ed effetti personali. «La speranza di questo gruppo di lavoro durante il nuovo sopralluogo – conclude Fabrizio Pace – è quella di regalare un po’ serenità a questa mamma e a questo papà che attendono ancora di sapere la verità che si cela dietro alla scomparsa del figlio di cui non ci si può permettere di dimenticarsi».













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