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Fedriga a Bolzano: “Il Cpr noi lo abbiamo e non ha impatto sul territorio”

Il presidente della Regione Friuli Venezia Giulia interviene per la campagna elettorale: “Queste strutture sono solo un tassello, serve un interventismo europeo” (foto Ansa)

IL CASO. Kompatscher spinge: “Sì a un Cpr tra Bolzano e Trento, ma solo per persone pericolose o già condannate”



BOLZANO. "Porto la testimonianza di una regione che il Cpr ce l'ha, a Gradisca. Non ha impatto sul territorio perché è una struttura chiusa, controllata in cui gli ospiti non possono andare in giro e fare quello che vogliono. Chi è dentro il Cpr ha precedenti, come violenza privata, violenza su minore, spaccio di droga. Non si tratta del lavoratore immigrato che ha perso il permesso di soggiorno perché ha perso il contratto di lavoro. L'alternativa è che queste persone girino allegramente sul territorio e non mi sembra una soluzione brillante". Lo ha detto il presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga, intervenendo per la Lega in campagna elettorale a Bolzano.

Fedriga ha aggiunto che "il Cpr è solo un tassello per affrontare il problema e ne servono molti altri. Serve infatti un interventismo europeo. La mia regione vive la rotta balcanica. Peccato che non siamo il primo paese di primo ingresso via terra. Superano Croazia e Slovenia e arrivano in Friuli Venezia Giulia e quindi in Italia".

"Non è possibile che dalla rotta mediterranea siamo un paese di primo ingresso e allora dobbiamo gestire noi l'immigrazione irregolare, e dalla rotta terrestre non siamo paese di primo ingresso, anzi il terzo, ma dobbiamo comunque gestire l'immigrazione irregolare. C'è qualcosa che non funziona. L'Europa deve trovare un momento di sintesi, altrimenti fallisce l'Europa".













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