Giorno del ricordo, Caramaschi: “Un dramma che ha coinvolto moltissime persone”
Corone e fiori sulla lapide che ricorda il dramma degli esuli istriani, dalmati e fiumani e sulla stele dedicata a Norma Cossetto
BOLZANO. "È importante conoscere e comprendere il dramma vissuto da tante persone. Oggi si ricorda anche la tragedia delle foibe, dovuta ad uno Stato che, alle idee, ha contrapposto un'ideologia e poi una dittatura". Lo ha detto il sindaco di Bolzano, Renzo Caramaschi, intervenendo alla cerimonia per la Giornata del ricordo presso la lapide dedicata agli esuli istriani, dalmati e fiumani sul Lungo Talvera San Quirino.
"Una giornata che ricorda tante sofferenze: il dramma di chi ha dovuto abbandonare la propria terra, la propria casa, i propri affetti, i propri cari - ha aggiunto Caramaschi - gli esuli hanno dovuto ricostruire le proprie esistenze in una città sconosciuta, ma che li ha accolti e alla quale loro hanno garantito un leale impegno e contributo per costruire lo sviluppo negli anni successivi".
"Questa Giornata rimane nel cuore di tutti e sono certo che la prossima celebrazione si potrà svolgere in una diversa collocazione della lapide per dare maggiore dignità al ricordo, alla nostalgia, alla sofferenza e alla tragedia di un pezzo di storia della nostra italianità che ha caratterizzato gli anni dal '43 al '45 e poi del secondo dopoguerra". Dopo il sindaco è intervenuto Giovanni Benussi, presidente dell'associazione "Venezia Giulia e Dalmazia" che ha ricordato l'attività svolta dall'associazione stessa in oltre mezzo secolo di storia e soprattutto ha evidenziato l'importanza della ricorrenza.