il governo provinciale

Giunta, Kompatscher rassicura: «Sarà pronta per metà gennaio»

Il governatore: «Anche in passato siamo sempre arrivati al voto nello stesso periodo Farò una proposta per la composizione dell’esecutivo». Decisiva la prossima settimana


Maurizio Dallago


BOLZANO. «Non capisco tutto questo allarmismo, la nuova giunta provinciale è sempre stata varata a metà gennaio e così sarà anche per la prossima». Lo afferma Arno Kompatscher, dopo che si sono allungati i tempi per l’approvazione del programma da parte delle cinque forze politiche che stanno portando avanti le trattative per l’esecutivo altoatesino. «Logico che ci voglia del tempo per trovare la sintesi sul documento programmatico, ma va bene il confronto per arrivare ad un risultato migliore», ancora il governatore in carica destinato a succedere a sé stesso. Per il presidente della Provincia non ci sono ostacoli insormontabili da superare e qualche perdita di pazienza in un dialogo a 5 ci può anche stare, come accaduto l’altro giorno, quando c’è stato un battibecco tra lo stesso Kompatscher e la consigliera dei Freiheitlichen, Ulli Mair. Comunque subito rientrato.

«Quanto stiamo facendo in sede di trattativa è stato anche apprezzato dagli organismi di partito l’altra sera a Nalles», ancora il governatore. «Sarà il sottoscritto a fare una proposta per la composizione e le deleghe per la nuova giunta, che servirà da base per trattare», spiega Kompatscher. Ma quando? Ci sono alcuni tempi tecnici che inducono per forza ad un’accelerazione sulla strada del nuovo esecutivo. Oggi pomeriggio si riunisce di nuovo il tavolo tecnico in presenza con i leader di Svp, Fratelli d’Italia, Freiheitlichen Lega-Uniti e La Civica.

Si va avanti sul programma su cui si lavora anche online e per oggi dovrebbe essere pronta anche un traduzione con un blocco di tematiche dove è già stata trovata una quadra. Poi si andrà avanti anche la prossima settimana, quando ci sarà spazio anche per entrare sull’argomento della giunta: numeri, componenti e deleghe. «Apprezzo il metodo scelto per queste trattative, anche perché permette di realizzare un programma che darà risposte ai bisogni della popolazione», spiega Angelo Gennaccaro, consigliere provinciale de La Civica. «Sicurezza, prevenzione, casa, sanità, economia: sono alcuni dei temi che stiamo trattando, un lavoro certosino che porterà i suoi frutti nei prossimi 5 anni ed anche oltre», sottolinea Marco Galateo, consigliere provinciale di Fratelli d’Italia. «Non vedo grossi ostacoli sul programma», così Christian Bianchi, consigliere provinciale di Lega-Uniti.

Ma tornando ai tempi, ecco alcune scadenze a dettare la scaletta per la prossima giunta: il consiglio provinciale deve poter votare sul presidente della Provincia entro 90 giorni dalle elezioni, quindi entro il 20 gennaio prossimo, che sarà un sabato. Il consiglio verrò convocato qualche giorno prima nella settimana che parte dal 15. La data potrebbe essere il 18 gennaio e quindi 10 giorni prima parte la convocazione comprensiva di discorso programmatico del presidente della Provincia. Che non è il programma licenziato dai 5 alleati, ma un sunto certamente sì.

Ecco quindi che per l’8 gennaio si dovrebbe aver trovato la quadra, almeno su programma e composizione della giunta. Per la precisa definizione delle deleghe ci sarà un po’ di tempo in più: altri 10 giorni da quando è stato eletto il presidente della Provincia. La prossima settimana sarà dunque decisiva per il tentativo di formare una coalizione di governo provinciale. Sul programma una soluzione comune si troverà, poi uno scoglio sarà quello che riguarda gli assessori del gruppo italiano.

Certa la presenza di Marco Galateo (FdI), per il secondo posto se la giocano Christian Bianchi (Lega-Uniti) e Angelo Gennaccaro (La Civica). Uno dei due resterà fuori ed allora scatterà la scelta se rimanere a sostenere l’esecutivo con la possibilità di ottenere la presidenza del consiglio provinciale o qualche altro incarico, oppure se uscire dalla maggioranza. Nel secondo caso, quest’ultima si fermerebbe a 18 seggi su 35: troppo risicata per non cercare una sponda alternativa.
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