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Gli assegnatari rinunciano: gli alloggi per il ceto medio rimasti vuoti passano a canone sociale

La giunta ha modificato i criteri di assegnazione. Kompatscher: «Sarebbe uno spreco non utilizzarli»



BOLZANO. Una parte degli alloggi di edilizia sociale riservati al ceto medio sono rimasti vuoti per la rinuncia degli assegnatari. Poiché le graduatorie sono esaurite, la giunta provinciale di Bolzano ha modificato i criteri di assegnazione per poter assegnare questi appartamenti con le procedure normali dell'Ipes, come alloggi a canone sociale.

"Non c'era la richiesta per tutti gli alloggi messi a disposizione - ha sottolineato oggi (7 marzo) in conferenza stampa post giunta il presidente della Provincia Arno Kompatscher - e ovviamente sarebbe uno spreco lasciare inutilizzati questi appartamenti". "Non so perché ci siano state queste rinunce, anche se resta il grande tema del costo della casa e del fabbisogno. Ora con la riforma dell'edilizia agevolata e con quella dell'urbanistica, dove si prevede il nuovo sistema del prezzo garantito, avremo nuove forme, ma l'importante è che questi appartamenti non restino vuoti perché c'è chi ne ha bisogno", ha concluso Kompatscher. 

Sono 37, a Bressanone e Laives, gli appartamenti destinati al ceto medio e attualmente sfitti che saranno destinati ad alloggi a canone sostenibile e riservati ai giovani oppure saranno utilizzati come alloggi sociali. "Il bando ha dimostrato che il programma di alloggi destinati al ceto medio non ha avuto riscontro positivo, motivo per cui molti degli appartamenti sono rimasti sfitti - sottolinea l'assessora provinciale, Waltraud Deeg - Per l'assegnare gli alloggi a persone socialmente bisognose o ai giovani era necessaria una modifica del regolamento. È importante che gli alloggi nelle aree di pregio di centri urbani come Laives e Bressanone non rimangano vuoti, nel momento in cui la richiesta di alloggi in affitto rimane elevata".

Tra il 2010 e il 2012, l'allora giunta provinciale aveva avviato un vasto programma di realizzazione di appartamenti a Bolzano, Merano, Bressanone e Laives destinati al ceto medio. A Bressanone, tuttavia, il relativo bando per nove appartamenti è andato deserto e anche a Laives, su un totale di 30 appartamenti disponibili, solo due sono stati assegnati. I due comuni hanno quindi richiesto alla ripartizione Edilizia abitativa un cambio di destinazione d'uso per gli immobili.

Gli appartamenti sfitti di Laives dovrebbero essere utilizzati come alloggi sociali e per i giovani. Gli appartamenti di pregio di Bressanone, invece, verrebbero messi a disposizione come alloggi sociali, ma anche come immobili utilizzabili, su richiesta, dai Servizi sociali.

La legge provinciale n. 5/2022 "Edilizia abitativa pubblica e sociale" non prevede attualmente un programma per il ceto medio secondo il modello precedente. Al contrario, verranno promosse nuove forme di alloggi a prezzi accessibili. Tra queste, l'introduzione delle cosiddette "abitazioni a prezzi accessibili". Ciò significa che in futuro i limiti economici massimi per l'accesso ad un alloggio Ipes saranno innalzati e quindi più persone avranno diritto a un appartamento in affitto. Inoltre, è stato introdotto il quadro giuridico per la promozione di nuovi modelli abitativi, come gli alloggi multigenerazionali e gli alloggi destinati alla terza età.













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