Green pass obbligatorio, i timori delle aziende altoatesine su tamponi e controlli

Il 15 ottobre si avvicina. Corrarati (Cna): “Kompatscher conferma che non potremo garantire i test a tutti”



BOLZANO. Il 15 ottobre si avvicina e crescono i timori delle aziende in vista dell'obbligo di Green Pass per i lavoratori. “Da giorni solleviamo il problema e ieri è arrivata la conferma anche dal presidente della Provincia Kompatscher: l’attuale macchina organizzativa non sarà in grado di garantire i test per tutti”, dice il presidente regionale di CNA Trentino Alto Adige Claudio Corrarati, “non possiamo permettere altri stop. Servono garanzie per le aziende”.

Juri Galvan, presidente di CNA Fita (Unione Nazionale Imprese di Trasporto) dell’Alto Adige, solleva un quesito per ora senza risposta. Il datore di lavoro è tenuto a controllare il Green pass all’autotrasportatore prima delle partenza. “Nel caso in cui, però, il viaggio di lavoro dovesse protrarsi per oltre 48 ore – si chiede Galvan - chi controllerà il dipendente? È responsabilità sempre del datore? E se l’autotrasportatore in servizio dovesse risultare sprovvisto di Green Pass nel corso di un controllo stradale chi ne risponderà?”.

“Già in queste settimane ci viene chiesto il Green pass per lavorare nelle scuole – spiega il presidente degli impiantisti termoidraulici Iuri Iorio – così sarà per tutti gli enti pubblici a partire dal 15 ottobre. Dobbiamo organizzarci per tempo per non subire rallentamenti”.

Un’altra criticità viene sollevata dal presidente dell’Unione Costruzioni Rodolfo Gabrieli ed è legata agli orari di lavoro. ““In particolare nella mattinata di lunedì, ci sarà il problema di chi dovrà sottoporsi a tampone prima di accedere al posto di lavoro”, sottolinea Gabrieli.

C’è poi la questione controlli. “Per chi lavora nei cantieri, dovremo organizzarci con dei preposti”, afferma Christian Battisti, presidente CNA Imprese di pulizia.













Altre notizie

Attualità