Green Pass, regolamentate le visite ai pazienti in ospedale: in casi eccezionali previo test antigenico rapido

Dall'introduzione del Green Pass la regolamentazione "3G" (vaccinati, guariti, testati) viene introdotta anche presso gli ospedali dell'Alto Adige: il regolamento permette l'accesso al reparto ad un solo visitatore per paziente



BOLZANO. Dall'introduzione del Green Pass la regolamentazione "3G" (vaccinati, guariti, testati) viene introdotta anche presso gli ospedali dell'Alto Adige. Per i pazienti ricoverati le visite dei parenti sono molto importanti. Per questo motivo l'Azienda sanitaria cerca di permettere tali visite anche in futuro. Allo stesso tempo vanno evitate infezioni portate dall'esterno.

Il regolamento permette tuttora l'accesso al reparto ad un solo visitatore per paziente.  L'accesso avviene previo permesso scritto del medico di reparto. Le visite generalmente sono possibili nelle seguenti situazioni: in caso di pazienti minorenni, in caso di pazienti con deficit cognitivo, per pazienti fragili, per pazienti in trattamento palliativo, per il partner ovvero la persona di riferimento delle gravide prima del parto o delle puerpere. Oltre al permesso di visita, al momento del controllo degli accessi al reparto dovrà essere esibita una delle seguenti certificazioni: certificato Covid digitale dell'UE (Greenpass), documentazione di aver effettuato ciclo completo di vaccinazione SARS-CoV-2 negli ultimi 9 mesi, certificato di guarigione da COVID-19, rilasciato negli ultimi 6 mesi, referto negativo di test molecolare o antigenico per la ricerca di SARS-CoV-2, rilasciato nelle ultime 48 ore. Qualora un congiunto sia stato chiamato per casi urgenti, non programmabili (es. terapia intensiva), può comunque essere ammesso in reparto previo test antigenico rapido, si legge in una nota dell'Azienda sanitaria.













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