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In Alto Adige forte divario economico: per emergere servono istruzione e buoni contatti

È quanto scaturisce dall'edizione estiva del Barometro Ipl - Istituto promozione lavoratori



BOLZANO.  "La forbice tra ricchi e poveri, o meglio tra chi ha tanto e chi meno, è percepita come molto ampia dai lavoratori dipendenti altoatesini". È quanto emerge dall'edizione estiva del Barometro Ipl - Istituto promozione lavoratori.

L'87% dei lavoratori altoatesini giudica il divario tra ricchi e poveri in Alto Adige come relativamente "grande" (56%) o persino "molto grande" (31%). Solamente il 13% dei dipendenti non ritiene degno di nota questo gap. "I valori sono assolutamente in linea con quelli degli anni precedenti, a dimostrazione del fatto che la crisi pandemica dell'ultimo anno non ha influenzato significativamente que-sto giudizio", spiega il ricercatore Ipl Matteo Antulov. Tra le principali cause identificate ci sono la politica economica statale e locale, le politiche salariali e il sistema fiscale. Secondo i risultati dell'indagine, "per poter emergere servono una buona istruzione e conoscere le persone giuste".

"In un'economia sociale di mercato, lo Stato e la Provincia hanno il dovere di esercitare la loro funzione di indirizzo e di impostare la rotta in modo da favorire una ridistribuzione della ricchezza nell'ottica di una maggiore equità", commenta il presidente Ipl, Dieter Mayr. 













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