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In Alto Adige un miracolo occupazionale, ma del precariato: boom dei contratti a tempo (+19%)

L’indagine Ipl. L’occupazione ha raggiunto il suo massimo storico trainata dalla ripresa del settore alberghiero



BOLZANO. Con 221.175 lavoratori dipendenti in media, nel 2022 l'occupazione dipendente in Alto Adige ha raggiunto il suo massimo storico. L'aggiunta di 10.288 posti di lavoro rispetto al 2021 corrisponde ad un incremento del 4,9%. Circa tre quarti di questo aumento, riferisce l'Ipl-Istituto promozione lavoratori, è dovuto alla forte ripresa nel settore alberghiero.

In deciso aumento i contratti a tempo determinato, aumentati di 9.722 unità, ossia del 18,9% rispetto all'anno precedente. Questo sviluppo che soddisfa solo in parte il presidente Ipl Andreas Dorigoni: "Se da un lato vediamo la forte ripresa del mercato del lavoro, dall'altra dobbiamo constatare che si tratta di un miracolo occupazionale del precariato".

Il 2020 era caratterizzato da un crollo dell'occupazione, una riduzione dei contratti a tempo determinato e un ridimensionamento dell'occupazione nel settore alberghiero. Diametralmente opposto si presenta l'andamento del mercato del lavoro altoatesino nel 2022. Per il direttore Ipl Stefan Perini, "dai dati a disposizione, potremmo dire che il 2022 è lo specchio rovesciato del 2020". Lo sviluppo dell'occupazione a tempo indeterminato (566 contratti a tempo indeterminato in più, pari ad un aumento dello 0,4%), è nettamente inferiore alla dinamica generale dell'occupazione (10.288 posti di lavoro in più, pari ad un incremento del 4,9%), mentre l'occupazione a tempo determinato sta vivendo un boom (più 9.722 contratti a tempo determinato, pari a più 18,9%)». 













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