L'OPERAZIONE

Ippodromo di Merano, la Provincia punta ad entrare con il 60%

La giunta approva un progetto di massima per riqualificare la struttura. Kompatscher: diventi un centro di riferimento per i cavalli



MERANO. Valorizzare e riqualificare l'ippodromo di Merano: questo è l'obiettivo di un progetto di massima approvato dalla giunta provinciale di Bolzano. Come ha spiegato il governatore Arno Kompatscher si punta all'entrata della Provincia con una quota del 60%. Con un accordo di permuta - ha ipotizzato - all'attuale proprietario dell'ippodromo, il Comune di Merano, potrebbe passare l'edificio dell'ex ospedale Boehler. Secondo Kompatscher, Merano in questo modo potrebbe diventare «centro di riferimento per l'ippica, per i cavalli e soprattutto per gli avelignesi».

L'ippodromo di Merano copre una superficie di circa 35 ettari, ed è frutto di un progetto di architettura razionalista completato nel 1935. «L'edificio e gli altri impianti devono essere risanati e modernizzati - sottolinea il presidente Arno Kompatscher - ma soprattutto bisogna essere in grado di sfruttare al meglio il grande potenziale turistico, culturale e sociale dell'ippodromo che va ben oltre i confini cittadini. L'ippodromo di Merano deve diventare l'ippodromo dell'Alto Adige».

Per riuscire a raggiungere questo ambizioso obiettivo, la Giunta provinciale, su proposta dell'assessore Massimo Bessone, ha approvato una proposta che cambierebbe le carte in tavola per quanto riguarda il futuro della struttura di Maia. «Occorre sfruttare le sinergie - prosegue Kompatscher - e una possibilità sarebbe quella di giungere ad una permuta: il Comune di Merano riceverebbe l'ex ospedale Böhler, in cambio la Provincia acquisirebbe il 60% delle quote dell'ippodromo impegnandosi a finanziare i lavori di ristrutturazione e rilancio».

Lo stesso presidente, e l'assessore Massimo Bessone, si occuperanno di portare avanti le trattative con l'amministrazione municipale per giungere ad una soluzione condivisa. «Puntiamo a far diventare l'ippodromo di Merano un centro di riferimento a livello europeo commenta l'assessore Bessone - non solo per quanto riguarda le competizioni ippiche, ma anche per ciò che concerne il tempo libero e addirittura la ricerca».

Tra gli esempi di utilizzo della struttura, Bessone elenca una serie di attività in grado di sfruttare l'ippodromo per tutto l'anno: dal centro di allevamento degli avelignesi a una clinica veterinaria e di riabilitazione equestre, da un centro di formazione professionale per il settore ippico all'organizzazione di eventi culturali come concerti o spettacoli, dalla collaborazione con le altre strutture turistiche della città come i Giardini di Castel Trauttmansdorff e le Terme alla creazione di bar e ristoranti.

Il piano di rilancio dell'ippodromo, secondo il progetto di massima approvato oggi (26 marzo) dalla Giunta provinciale, dovrebbe essere guidato da un comitato di gestione composto da rappresentanti di Provincia (3 membri) e Comune di Merano (2 membri). «Per quanto riguarda gli investimenti - prosegue Bessone - sarà necessario prima effettuare le stime necessarie, mentre gli interventi architettonici dovrebbero essere assegnati tramite un concorso di idee internazionale».

Attualmente la stagione delle corse (circa 140 in 20 giornate) dell'ippodromo di Maia inizia a maggio e termina ad ottobre. Il complesso si snoda attorno a una pista di 2.000 metri lungo la quale si trovano le tribune. L'impianto è completato dalle scuderie e dai locali accessori per lo svolgimento delle competizioni, oltre che da tre punti di ristoro di limitate dimensioni.

Le caratteristiche tecniche di piste e percorsi rendono l'ippodromo di Maia uno dei più completi e selettivi d'Europa, in grado dunque di attirare numerose scuderie soprattutto nel periodo estivo. Della struttura fa parte anche il Borgo Andreina, complesso residenziale per stallieri e fantini che sorge a poche centinaia di metri di distanza.













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