la funivia precipitata

Kompatscher: “Auspichiamo si faccia presto luce sulle cause della tragedia di Stresa”

Il presidente ha aperto la seduta di giunta con un minuto di raccoglimento per le vittime del Mottarone. Per ora non ci saranno controlli straordinari sugli impianti altoatesini: “Siamo interessati a capire se si sia trattato di errore umano o cosa ma nel frattempo ogni decisione è prematura”

LA VICENDA: la tragedia e l'indagine per ricostruire le cause



BOLZANO. La seduta della giunta provinciale di Bolzano, riunita nella mattinata di martedì 25 maggio, si è aperta con un minuto di silenzio per commemorare le vittime della tragedia della funivia del Mottarone, a Stresa, sul Lago Maggiore, dove hanno perso la vita 14 persone, con un bambino unico superstite ma ferito gravemente. 

“Il nostro pensiero va alle vittime e alle loro famiglie”, ha detto innanzitutto il presidente Arno Kompatscher. L’auspicio del governo altoatesino è che si arrivi quanto prima a una spiegazione del perché è successa la tragedia: “Confidiamo che si faccia presto luce sulle cause, come Provincia siamo interessati considerata la presenza di molti impianti sul nostro territorio”. Ma per il momento non verranno svolti controlli straordinari sulle strutture di proprietà provinciale: “Prima di prendere decisioni in tal senso aspettiamo che venga fatta chiarezza su quanto è successo. Tutti noi vogliamo capire se c’è stato un errore umano o cosa, questa tragedia ci ha lasciati tutti spiazzati per come sembrerebbe siano andate le cose, ma prendere decisioni ora è prematuro. Ci sono regole precise e severe che normano il settore, lo dico da ex gestore di impianti. Controlli giornalieri, settimanali, mensili e annuali, collaudi, verifiche esterne, registri che tengono nota di tutto. Dirlo in questa occasione per me è difficilissimo, in presenza di questa tragedia, ma gli impianti a fune sono molto sicuri, come dimostrano le statistiche. Certo, oggi è un dato che fa venire i brividi considerando ciò che è successo”. 

  • Alcune coppie fra le vittime. In alto da SX: Alessandro Merlo e Silvia Malnati, Angelo Vito Gasparro e Roberta Pistolato. In basso da SX: Amit Biran e la moglie Tal Peleg, Serena Cosentino e Shahaisavandi Mohammadreza.
  • Il sindaco di Stresa Marcella Severino ANSA/TINO ROMANO
  • L'arrivo all'ospedale di uno dei feriti ANSA/ALESSANDRO DI MARCO

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Sul luogo della sciagura del 23 maggio operatori sanitari e rianimatori, vigili del fuoco, polizia e carabinieri. La sindaca di Stresa Marcella Severino ha raccolto le testimonianze di alcuni turisti (foto dei vigili del fuoco da Stresa)













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