la vertenza

Kompatscher va alla Corte Costituzionale per difendere il bilancio della Provincia

La giunta provinciale ha deciso di costituirsi in giudizio per difendere la manovra impugnata dal governo italiano che aveva sollevato la questione di legittimità. Il governatore domani sarà a Roma



BOLZANO. La Giunta provinciale di Bolzano ha deciso di costituirsi in giudizio davanti alla Corte Costituzionale per difendere il bilancio di previsione 2021-2023, che è stato impugnato dal Governo a Roma. In sede di controllo obbligatorio il Consiglio dei Ministri aveva sollevato la questione di legittimità.

“La Provincia ha iscritto nel bilancio somme che le spettano in base agli accordi con lo Stato già in essere, l'Accordo di Milano del 2009 e il Patto di garanzia del 2014”, ha spiegato il presidente della Provincia Arno Kompatscher. “Il Governo ha già compiuto qualche passo in avanti con il decreto Sostegni bis, iscrivendo 60 milioni da versare alla Provincia di Bolzano in base al Patto di Garanzia”, ha riferito Kompatscher, che domani sarà a Roma per chiarire assieme al ministro dell'economia e delle finanze Daniele Franco i vari aspetti della questione. In base al Patto di Garanzia del 2014, lo Stato è tenuto a rimborsare alla Provincia nell'arco di 30 anni le somme che le erano state tolte, senza preventivo accordo, da parte del Governo Monti. Si tratta di un importo complessivo di oltre 600 milioni di euro, che dovranno essere restituiti in rate da 20 milioni di euro dal 2019 in avanti.

Non si ha nessuna notizia, invece, per quanto attiene le somme spettanti alla Provincia di Bolzano derivanti dall'Accordo di Milano del 2009, che prevede la partecipazione della Provincia ai gettiti fiscali derivanti dalle accise che lo Stato percepisce sugli oli minerali a scopo di riscaldamento e quelli riferiti ai tributi sui proventi dei giochi d'azzardo. Si parla di una somma complessiva di 450 milioni di euro.













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