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L’appello dell’Hgv: «Controllate i Green pass per non perdere un altro inverno»

«Se c’è l'obbligo del Green pass, i gestori lo controllino. Purtroppo, continuo a sentire di casi in cui questo non accade. Così facendo queste imprese stanno mettendo in pericolo se stesse e lo sviluppo economico", rammenta Pinzger



BOLZANO. "Le strutture ricettive e di ristorazione nei mesi estivi sono state in grado di lavorare bene nel rispetto dei vari requisiti per la prevenzione dal contagio da coronavirus. Tuttavia, l'andamento dei contagi segna un aumento dei casi. Questo ci preoccupa molto, poiché sussiste il rischio che l'Alto Adige venga nuovamente classificato zona gialla", commenta Manfred Pinzger, presidente dell'Unione Albergatori e Pubblici Esercenti (Hgv), in merito all'incremento delle infezioni e dei ricoveri in Alto Adige.

L'Hgv lancia quindi un ulteriore appello alla popolazione, ma soprattutto al settore alberghiero e della ristorazione, a rispettare rigorosamente tutte le disposizioni necessarie alla prevenzione.

"Laddove sussiste l'obbligo del Green pass, occorre controllarlo da parte dei gestori. Purtroppo, continuo a sentire di casi in cui questo non accade. Così facendo queste imprese stanno mettendo in pericolo se stesse e lo sviluppo economico", rammenta Pinzger.

Il presidente dell'Unione invita quindi a rispettare scrupolosamente i requisiti, a controllare la carta verde degli ospiti e ad allontanare dai locali chi non ne è in possesso.

Ha ricordato anche che "il settore alberghiero e della ristorazione ha subito enorme perdite a causa della pandemia. Il settore dipende quindi più che mai da una proficua stagione turistica autunnale e invernale".

"Una mancata stagione invernale non può ripetersi. Per questo motivo, elaborerò una proposta insieme ai rappresentanti del settore turistico delle aree alpine italiane per salvaguardare la stagione invernale", annuncia Pinzger.













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