Covid

Tre decessi una sola settimana, per l’Alto Adige torna lo spettro della “zona gialla”

L’assessore provinciale alla sanità Thomas Widmann: «Le cifre parlano da sole, siamo già alla quarta ondata battezzata “la pandemia dei no vax”»



BOLZANO. Il virus in Alto Adige torna a fare paura. I numeri parlano da soli: in una sola settimana ci sono stati tre decessi, dopo che nei mesi di luglio e agosto si era rimasti anche settimane senza vittime da Covid-19, e attualmente ci sono 7 pazienti in rianimazione.

Anche in questo caso, i numeri sono in aumento drastico nel corso dell’ultima settimana.

Con questi dati, ed una incidenza volata a 98 casi ogni 100 mila abitanti, l’Alto Adige rischia di avvicinarsi presto alla zona gialla.

Ed è lo stesso assessore provinciale alla sanità Thomas Widmann ad essere chiarissimo: «Le cifre parlano da sole, siamo alla quarta ondata già battezzata “la pandemia dei no vax” ma in troppi non l’hanno ancora capito. Il rischio di abbandonare la zona bianca per entrare a breve in gialla si fa ogni giorno più concreto. E zona gialla significa, anche mascherina all’aperto e solo in 4 al tavolo del ristorante. Vogliamo ricominciare? Gli ospedali sono già in difficoltà e con la riapertura delle scuole l’incidenza temo che salirà ancora più rapida», dice Widmann.

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