Politica

La Giunta altoatesina ai blocchi di partenza, la Svp per la prima volta governerà con le destre

Il governatore Arno Kompatscher ha incontrato e sta incontrando difficoltà, solo oggi l’ultima protesta contro la giunta di “destra destra”



BOLZANO. Un lungo e, a tratti, molto polemico dibattito nel Consiglio provinciale di Bolzano sta accompagnando la nascita della nuova Giunta provinciale altoatesina che, per la prima volta, se il voto dell'aula confermerà, sarà sostenuta da una coalizione di cinque partiti: Svp, Fdi, Lega, Freiheitliche e La Civica.

E' anche la prima volta che la Svp accetta l'ingresso in maggioranza di un partito di destra come Fratelli d'Italia, che proviene da quell'area politica sinora contestata aspramente dal gruppo linguistico tedesco. Inoltre, per la prima volta la Svp, per un calo del consenso, ha accanto a sé un altro partito di lingua tedesca, necessario per formare la maggioranza. Si tratta dei Freiheitlichen, partito nazional-liberale, un tempo gemellato con quello del leader austriaco defunto Joerg Haider, che finora si è battuto per lo Stato libero del Sudtirolo ''con tutti e tre i gruppi linguistici''.

Nella "Giunta delle prime volte" la Svp ha dovuto anche cedere delle competenze importanti, come quelle dell'economia al vicepresidente italiano, Marco Galateo di Fratelli d'Italia.

Tutto questo è stato duramente contestato da diversi gruppi di altoatesini che sono scesi in piazza, hanno organizzato fiaccolate e sit-in, l'ultimo oggi fuori dal Consiglio provinciale, in piazza Magnago. Ad uno "speakers’ corner", chiunque contro la "giunta destra-destra" ha potuto prendere la parola ed intervenire, come a Hyde Park di Londra, dove da secoli appunto chiunque abbia voglia e qualcosa da dire può prendere la parola.

Per formare la Giunta da proporre al Consiglio provinciale, il governatore Arno Kompatscher, oltre alla contestazione della piazza, ha incontrato molte difficoltà. Oltre alla presenza o meno di due assessori di lingua italiana, c'era da sciogliere il nodo della presenza effettiva in Giunta di due assessori italiani da scegliere fra tre partiti in corsa. Alla fine a rimanere fuori dall'esecutivo è stato Angelo Gennaccaro della Civica, che però andrà a ricoprire diversi incarichi regionali e provinciali. A finire con le difficoltà, c'è stata poi la defezione della collega di partito Waltraud Deeg che all'ultimo ha rinunciato alla poltrona, perché avrebbe dovuto lasciare le politiche sociali, un tema a lei caro. Presentando il nuovo esecutivo il governatore Arno Kompatscher ha sottolineato il valore dell'autonomia che - ha detto - "è la base per un'azione governativa di successo. E' uno strumento di protezione contro la discriminazione e la soppressione, un modello di tutela delle minoranze, invidiato da tanti, uno strumento di sviluppo economico e sociale". Kompatscher ha poi ricordato l'obiettivo di varare entro giugno un'intesa con il Governo per ripristinare l'autonomia. Il presidente, prima di parlare dei punti chiave del programma di coalizione, ha illustrato la premessa, nella quale vengono elencati i valori della Costituzione "come libertà, uguaglianza, la difesa dei diritti civili, la non discriminazione". 













Altre notizie

Attualità