Laives. Nei giorni scorsi nell’ambito delle iniziative per il quarantesimo anno di attività, su invito di Don Marco Demattè, il vescovo Ivo Muser è stato accolto con gioia presso la Comunità Murialdo di via Kennedy a Laives. Il consiglio di presidenza della Murialdo (con don Marco Demattè, Claudia Prosser, Paolo Rebecchi e Sandra Beltramolli) e la responsabile territoriale Cristina Ferrarese, hanno ringraziato Muser per la sua presenza ripercorrendo con lui la storia della Comunità Murialdo sul territorio di Laives. Il vescovo ha visitato uno ad uno i servizi presenti nella casa, intrattenendosi con tutti: in Casa Famiglia, con il coordinatore Andrea Tomasi e Francesca Penner, che da 9 anni prestano questo servizio per la Comunità e che accoglie tre minori in forma residenziale; con i coordinatori Tecla Sironi, Laura Eccli e Andrea Angeli che hanno raccontato la realtà dei Centri diurni, i progetti di accompagnamento educativo individualizzato e di sostegno alla genitorialità. Nei Centri diurni “Allerlei” e “C’entriamo”, che accolgono complessivamente 19 ragazzi e ragazze, il vescovo ha "respirato" la bellezza del fare insieme in uno stile di semplicità e in allegria. Il progetto di sostegno alla genitorialità, che nell’anno ha accompagnato 18 nuclei familiari, ha messo l’accento sull’importanza del saper riconoscere le proprie risorse e metterle in campo; il progetto di accompagnamento educativo individualizzato, che nell’anno ha seguito 22 ragazzi e ragazze, l’importanza del confronto e del far emergere emozioni e pensieri. La Murialdo ha apprezzato la presenza affabile e l'interesse attento da parte del vescovo Muser per le attività svolte e soprattutto per l'incoraggiamento ricevuto con l'esortazione di continuare questo cammino nel carisma di san Leonardo Murialdo. Dopo un momento di preghiera sulla spiritualità di san Leonardo Murialdo, che sostiene e guida anche oggi le attività e i progetti futuri presso la casa di accoglienza a Laives, l'incontro si è concluso in modo conviviale. «Ringraziamo il vescovo che ha accolto il nostro invito e ha saputo cogliere le caratteristiche della Comunità, mettendo in evidenza la frase del “Fare il bene e farlo bene”». B.C.