Esche mortali

Bronzolo, minacce ai cani Spugne fritte nel biotopo 

Immediata la segnalazione al centro antiveleni da parte di una residente Se ingerite possono portare al decesso dei quattro zampe. Mongillo: «Un gesto criminale»



BRONZOLO. «Massima attenzione: ho trovato la cosiddetta “spugna fritta” nel biotopo di Bronzolo, appena si scende arrivando dall’area cani. Ho già avvertito l’Ucav, il centro antiveleni. Questa spugna è la nuova alternativa ai bocconi avvelenati per i cani». È l’allarme lanciato su Facebook da un’abitante del paese, allarmata dal ritrovamento di un oggetto che, se ingerito, può anche portare alla morte. «Un gesto criminale», interviene la sindaca Giorgia Mongillo riferendosi ai responsabili.

La “spugna fritta” altro non è che un pezzetto di spugna da cucina fritto nell’olio. Mimetizzandosi piuttosto bene nel terreno e al contempo risultando particolarmente “appetitosi” per i quattro zampe, almeno all’olfatto, può rivelarsi un’arma micidiale. Perché quando arriva allo stomaco, si impregna di succhi gastrici e si gonfia a dismisura, causando una pericolosa occlusione che uccide il cane nel giro di poco tempo.

Se il nostro cane ha ingerito un pezzetto di spugna fritta dobbiamo portarlo subito dal veterinario. Se ne troviamo uno per terra, dobbiamo chiamare un centro antiveleni (il più vicino è quello di Verona, disponibile 24 ore su 24 per chiamate da tutto il territorio nazionale al numero 800 011858) e il Servizio veterinario dell’Asl (numero verde 800 002211).

Di questo tipo di esche mortali alle orecchie della sindaca finora non erano mai arrivate segnalazioni. Quella di pochi giorni fa è la prima, a Bronzolo. La zona non è sorvegliata né da persone né da telecamere. Due volte l’anno gli alpini fanno la pulizia del biotopo, e in questo momento i Bacini montani sono alle prese con alcuni lavori poco distante.

«È un gesto deplorevole – riprende Mongillo – che non trova alcuna scusa. Certo, può capitare che siano segnalate deiezioni sul territorio comunale, ma meno che altrove. È successo pure che un uomo si sia ritrovato più volte l’urina di un cane proprio davanti al portone di casa, ma lì si tratta di maleducazione. Forse un dispetto tra vicini. Però a Bronzolo i padroni di cani sono tendenzialmente beneducati e tengono al guinzaglio i loro animali, sempre. Abbiamo belle campagne dove portarli a fare una corsa, abbiamo l’area cani, anche se questa per un po’ non sarà agibile, perché dopo aver sistemato il cancello ora stiamo facendo la nuova recinzione. C’è la richiesta di una nuova area cani a sud del paese, ma altri spazi non ne abbiamo. L’assessora competente Sabrina Adami sta pensando di attivare percorsi educativi sul territorio: abbiamo notato che tante persone si rivolgono a un addestratore di Bronzolo e ne apprezzano i servizi». S.M.

 













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