Da agosto riapre a Pineta l’ambulatorio medico 

Sanità. La ristrutturazione dell’edificio, il trasferimento in container, l’assenza di specialisti: tutto è finalmente alle spalle e riparte un servizio importante soprattutto per gli anziani


Bruno Canali


Laives. Per la comunità di Pineta si va finalmente verso la soluzione di un disagio nel campo dell’assistenza sanitaria: dal prossimo mese, due medici inizieranno a lavorare nel nuovo ambulatorio ricavato in alcuni locali al piano terra della scuola elementare “Carlo Collodi”. Si tratta dei dottori Valentina Berti e Roberto Tata.

A rallegrasi per primi sono i rappresentanti del Comitato civico, che ricordano come “è dallo scorso ottobre che il Comitato sollecita l’apertura del nuovo e attrezzato ambulatorio medico, per troppo tempo rimasto inutilizzato. Abbiamo preso a cuore questa vicenda perché la mancanza di questo servizio colpiva una fascia debole: le tante persone anziane che con difficoltà erano costrette, per le visite mediche, a recarsi negli ambulatori medici di Laives o di San Giacomo. Ora, finalmente, possiamo dare la buona notizia: la giunta di Laives ha dato in concessione, a titolo gratuito, l’ambulatorio ai medici di famiglia interessati ad operare a Pineta. Per ora hanno aderito due medici presenti a Pineta ancor prima dell’interruzione del servizio. Si tratto del dottor Roberto Tata e della dottoressa Valentina Berti, ai quali, oltre al ringraziamento per avere accettato di fare servizio anche a Pineta, va l’augurio di buon lavoro”.

Come detto, si risolve così un grosso problema per la comunità di Pineta, rimasta in una situazione precaria per l’assenza di un medico di base. Tutto era iniziato qualche anno fa, con l’avvio dei lavori di ristrutturazione della scuola elementare Collodi, dove già prima si trovava un piccolo ambulatorio. Per consentire la ricostruzione della scuola, era stato necessario anche trasferire l’ambulatorio, che era stato sistemato in alcuni angusti container a Pineta monte, nel cortile della zona sportiva Graf Toggenburg, una sistemazione non comoda per i pazienti. E, infatti, non mancarono le polemiche e la proposta di spostare quei container in via Brennero, di fronte alla farmacia Salvaneschi, dove c’è un ampio parco comunale. La richiesta non è mai stata esaudita e così, per la durata del cantiere alla Collodi, chi ha avuto bisogno del medico di base è dovuto salire fino a Pineta monte.

Finiti i lavori alla scuola, è stato approntato anche il nuovo ambulatorio, in una posizione diversa da quella di prima, ma comoda da raggiungere, dato che è alla base dell’edificio, con l’entrata affacciata sul parcheggio centrale della frazione, dove un tempo si trovava anche la sede degli alpini. Ora riapre alle visite: da agosto il servizio ambulatoriale riprenderà grazie alla disponibilità dei due medici.

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