Dal Comune 3,7 milioni per rifare la casa di riposo 

La convenzione. Dalla giunta Bianchi l’ok al piano e ai fondi per l’ente che gestisce la struttura Sull’argomento, forti le critiche dall’opposizione: «Spesa eccessiva per soli 9 posti letto in più»


Bruno Canali


Laives. Nonostante le polemiche in aula consiliare, la giunta comunale di Laives va avanti con il progetto di ristrutturazione della casa di riposo cittadina e alla vigilia di capodanno ha approvato la convenzione in base alla quale il Comune erogherà alla casa di riposo (gestita da una cooperativa sociale privata) un contributo di 3 milioni 720 mila euro. Il sindaco Christian Bianchi ha ottenuto dalla giunta il via libera alla sottoscrizione della convenzione, senza la quale l’ente pubblico non avrebbe potuto erogare il contributi a un ente privato. Una decisione presa tenendo presente ruolo e funzione pubblica che ha la casa di riposo. In base alla tabella di marcia redatta dall’ingegner Robert Vieider, il contributo sarà così ripartito: 558 mila euro nel 2020, 1 milione e 488 mila euro nel 2021, 930 mila euro nel 2022, 186 mila euro nel 2023 e 558 mila euro nel 2024. La spesa complessiva prevista dal progettista di ristrutturazione ammonta a 6 milioni 497 mila euro.

E la polemica ha riguardato e riguarda proprio la spesa prevista, a fronte di una decina di posti letto nuovi che risulteranno con l’ampliamento. Per i rappresentanti del Partito democratico, si tratterebbe di una spesa eccessiva rispetto a quello che sarà il risultato e quindi - ha ribadito più volte il consigliere Marco Franceschini - “meglio sarebbe se il Comune avesse individuato una soluzione alternativa, ad esempio costruendo una struttura per gli anziani vicino a quella per i lungodegenti, in via Sottomonte”, “dove sappiamo - dicono i consiglieri Pd - che fra qualche anno il laboratorio biologico provinciale libererà l’edificio accanto alla Domus Meridiana".

A proposito, il vice sindaco Giovanni Seppi ha sempre risposto che il Comune conosce bene la situazione per quel che riguarda gli anziani e la necessità di strutture a loro dedicate e non si tratta solo di posti letto: “L’ultima ristrutturazione della casa di riposo risale agli anni 2000-01 - ha detto Seppi - e adesso, purtroppo, mancano gli spazi comuni, come soggiorni, sala da pranzo, servizi sanitari e locali sia per l’amministrazione della struttura che per il personale. La Provincia impone rigorosi parametri per accreditare queste strutture e ormai, alla casa di riposo di via Peter Mayr anche sicurezza e igiene sono da aggiornare alle normative vigenti. I lavori servono anche per avere la tranquillità di mantenere i posti che ci sono (64, con la ristrutturazione diventeranno 73). In seguito vedremo come proseguire. Quanto alla convenzione con il Comune, serve per l’erogazione del contributo e indica come condurre il servizio”.















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