Dopo l’emergenza i primi contributi alle associazioni
Laives. Iniziano gli stanziamenti di contributi comunali a favore delle associazioni. Quest’anno l’operazione è iniziata in ritardo rispetto alle scadenze normali: il sindaco ne spiega il motivo. «In...
Laives. Iniziano gli stanziamenti di contributi comunali a favore delle associazioni. Quest’anno l’operazione è iniziata in ritardo rispetto alle scadenze normali: il sindaco ne spiega il motivo. «In questi giorni le commissioni stanno portando a compimento l’operazione – dice Christian Bianchi – e la scelta di aspettare a distribuire i contributi è stata fatta in seguito allo stravolgimento causato dal coronavirus, che ci ha portati ad aspettare di capire come si sarebbe evoluta la situazione. Con il lento ritorno alla normalità, anche tante associazioni stanno riprendendo coi rispettivi programmi stagionali e come Comune è questo il momento per metterle nella condizione di poterlo fare, assegnando loro i contributi».
Intanto sono stati fissati quelli per i tre centri giovanili di Laives. Si tratta dell’aps Centro Don Bosco, al quale vanno complessivamente 36.982 euro. Quindi la cooperativa sociale Arcoop, che gestisce il centro giovanile Nologo in zona Galizia, cui sono stati destinati 42.239 euro. Infine il centro giovanile di lingua tedesca Fly, che ha la propria sede al Pfarrheim di via Pietralba, cui sono stati destinati contributi per 93.813 euro. Complessivamente si tratta di 170.288 euro per questi tre centri dove operano anche alcuni animatori professionisti. Per quanto riguarda inoltre Centro Don Bosco e Fly, durante l’anno scolastico entrambi si incaricano di organizzare il doposcuola dei ragazzi e il servizio di accompagnamento, oltre alle iniziative estive.
«Questi sono solo i primi contributi – sottolinea Bianchi –. Come si è visto in occasione della sfilata per i 200 anni di Laives Comune autonomo, il tessuto associativo locale è veramente ricco e fa la differenza rispetto ad altre realtà. All’amministrazione comunale quindi il compito di sostenere concretamente le associazioni nello svolgimento dei programmi, che speriamo possano riprendere normalmente dopo il lungo periodo di incertezza a causa della pandemia che ha paralizzato la vita associativa. Da qualche anno, per l’assegnazione dei contributi c’è un nuovo regolamento che non si basa più sulla discrezionalità degli assessori ma premia l’attività svolta, specialmente se questa è a favore dei minori, e il maggiore coinvolgimento possibile della comunità».