Fumata nera per la variante È legata alla concessione A22 

Il terzo lotto. Ieri l’incontro per fare il punto. Mancano i 3-400 milioni necessari: la Provincia ne ha solo 70 l’anno La costruzione dell’opera sarà presa in considerazione solamente in caso di rinnovo del contratto con Autobrennero



Laives. Con il mandato unanime del consiglio comunale di Laives per insistere con la richiesta del terzo lotto di variante alla Ss12 in galleria, sindaco e vicesindaco di Laives, ieri, in videoconferenza, si sono confrontati con l’assessore provinciale alla mobilità Daniel Alfreider, il vicepresidente della giunta provinciale Giuliano Vettorato e con l’ingegner Valentino Pagani, responsabile per le infrastrutture provinciali.

Non ci sono né i tempi, né men che meno i finanziamenti per l’opera (si parla di una spesa fra i 300 e 400 milioni di euro). «Ma almeno – ha dichiarato alla fine Christian Bianchi – siamo riusciti a far passare il concetto che, quando si parla di quest’opera viabilistica, come di tutti gli altri progetti che riguardano anche il territorio comunale di Laives, fin dall’inizio la Provincia deve coinvolgerci. Non era stato così infatti con l’ipotesi devastante di spostamento in galleria dell’A22 attraversando il nostro territorio da ovest ad est che Bolzano aveva inserito nel proprio piano».

Altra richiesta del consiglio comunale, ribadita e accolta durante l’incontro di ieri, è quella della necessità di istituire un tavolo di lavoro sui temi della grande viabilità, un tavolo dove possano confrontarsi finalmente Provincia, Comune di Bolzano, Comune di Laives e tutti coloro che in qualche maniera sono toccati dal problema del traffico da e per il capoluogo. «L’impegno assunto dagli assessori Alfreider e Vettorato – afferma Bianchi – è quello di organizzare a breve un primo incontro in tal senso».

C’è quindi il capitolo fondamentale dei finanziamenti di un’opera che, come quella del terzo lotto di variante in galleria da San Giacomo a Bolzano nord, come detto potrebbe arrivare a costare 400 milioni di euro, anche perché dovrà essere una galleria a due canne e non monocanna come è quella della variante a San Giacomo. Nei costi è compresa proprio la necessità di realizzare anche il secondo tunnel per il tratto di San Giacomo dove, tra l’altro, non ci sono neppure le vie di fuga verso l’esterno. «Abbiamo convenuto tutti che la spesa è molto impegnativa, anche per la Provincia – così Bianchi – e i soldi si possono trovare solo se ci sarà il rinnovo della concessione autostradale, perché di suo la Provincia ha a disposizione circa 70 milioni di euro l’anno per le opere stradali. L’impegno quindi sarebbe quello di prendere in considerazione la costruzione del terzo lotto di variante se ci sarà il rinnovo della concessione per l’A22. Fino al 2017, comunque, la Provincia aveva fatto un lavoro preliminare riguardo al completamento della variante in galleria e si può partire da questo».













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