I controlli

Green Pass, a Laives prime stangate a baristi e clienti 

Polizia locale in azione in via Kennedy: ci sono ancora esercenti e avventori che non se ne curano Si ritiene che il giro di vite - con multe da 400 a 1.000 euro - possa far cambiare le cose



LAIVES. Anche la polizia locale di Laives ha dato il via ad una serie di controlli mirati nei locali pubblici del Comune per quanto riguarda le normative di sicurezza anti-Covid che prevedono, anche per gli avventori, il possesso del Green Pass o, in alternativa, avere effettuato un tampone con risultato negativo. Nell’ambito di questi controlli, in un locale di via Kennedy, gli uomini della Polizia locale hanno trovato all’interno un cliente risultato privo sia del Green Pass che del tampone con esito negativo al Covid. Per lui la sanzione è di 400 euro, mentre per il titolare locale, reo di non avere controllato se il cliente era in possesso del Green Pass, la sanzione sale a 1.000 euro e non sono previste riduzioni nel caso in cui, come succede con le sanzioni stradali, si paghi entro 5 giorni.

«Questi specifici controlli si intensificheranno dal 15 di questo mese in avanti – dice anche il sindaco Christian Bianchi – perché lo prevedono le normative che riguardano la sicurezza contro i contagi e non è un “capriccio” dei gestori dei locali pubblici, quello di chiedere a coloro che entrano ed entreranno, di esibire il Green Pass o l’esito di un tampone che risulti negativo». Bianchi perciò torna a raccomandare a chi ancora non l’ha fatto, di vaccinarsi, per la tranquillità personale e anche per un dovere di responsabilità verso gli altri.

Con l’avvicinarsi della stagione fredda, saranno sempre meno le persone che rimarranno all’esterno di bar, pizzerie e ristoranti. Diventerà perciò più stringente la necessità, da parte dei gestori, di verificare che chi arriva sia in possesso dei requisiti per poterlo fare. Non si tratta di un compito semplice, perché c’è anche chi tergiversa di fronte alla richiesta di esibire il Green Pass o l’esito del tampone. Diversi baristi di Laives confermano infatti che c’è sempre chi fa finta di niente, entra e si siede, anche se poi non è in possesso del Green Pass o del risultato di un tampone negativo e le reazioni alla richiesta di rimanere all’esterno, spesso non sono molto positive. Però il gestore non ha alternative perché anche lui rischia multe molto salate se arriva un controllo.

«È capitato anche a me - afferma Franco Manzana, del bar Nazionale di via Kennedy – e quando ho spiegato che senza questa documentazione non si poteva sostare all’interno, mi è stato risposto in malomodo. Però se arriva un controllo e trovano qualche cliente all’interno che non è in regola, io prendo mille euro di multa, mentre il cliente a sua volta ne dovrà pagare 400».

Anche fra il personale del Comune di Laives ci sono alcuni dipendenti “irriducibili” no vax. Dal 15 ottobre anche per loro, recarsi al lavoro diventerà più problematico: dovranno avere il Green Pass o esibire l’esito negativo del tampone che andrà comunque ripetuto costantemente. Come ha stabilito inoltre il ministro Brunetta, a mano a mano diventerà sempre più difficile, per i dipendenti pubblici, ottenere la possibilità di lavorare da casa, salvo casi veramente particolari.













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