I due secoli di autonomia “animano” le associazioni 

L’affrancamento da Bolzano. I sodalizi locali fanno rete per progettare i festeggiamenti Lo storico Walter Landi: «I documenti più significativi possono essere richiesti all’Archivio»


Bruno Canali


Laives, La festa per i 200 anni da quando il Comune di Laives è diventato autonomo affrancandosi da Bolzano sarà l’occasione per rinnovare lo spirito di appartenenza alla comunità locale. Questa è la volontà emersa durante la riunione di martedì sera al teatro Gino Coseri fra sindaco, vicesindaco e rappresentanti di varie associazioni locali, convocate dall’amministrazione comunale per gettare le basi dei festeggiamenti che si faranno, con ogni probabilità, a ottobre.

In apertura, lo storico Walter Landi ha inquadrato sinteticamente gli eventi e le cause che hanno portato alla svolta, quella che 200 anni fa ha decretato la nascita del Comune di Laives e il suo sviluppo successivo. Landi ha spiegato che c’è ancora l’edificio nel quale ebbe sede il primo Comune: si tratta della palazzina servizi dove oggi c’è al pianterreno la saletta espositiva e al piano superiore l’Upad. L’edificio ha anche ospitato decenni fa la scuola media italiana. Altra curiosità che pochi conoscevano è che – ha spiegato lo storico – «Laives, fino a un certo punto, dopo vari passaggi, era stata aggregata al vicino comune di Bronzolo, che a quel tempo era più grande». Walter Landi ha anche assicurato che i documenti storici più significativi, attualmente custoditi all’Archivio storico di Bolzano, possono essere chiesti in prestito per un’eventuale esposizione al pubblico.

Tornando ai festeggiamenti, l’altra sera, in teatro, si è iniziato a raccogliere qualche idea da sviluppare prossimamente. Verrà quindi formato un comitato fra le associazioni, al quale l’amministrazione comunale delegherà l’organizzazione di tutti gli eventi. A tal proposito, il sindaco mette a disposizione un indirizzo e-mail (sindaco@comune.laives.bz.it) al quale inviare le proposte, entro il 30 aprile, insieme alla previsione del budget di spesa. Sarà poi il comitato organizzativo a valutare ciascuna proposta.

Già durante il primo incontro informativo le proposte non sono mancate: si va dall’organizzazione di mostre fotografiche e artistiche in tema con i festeggiamenti per i 200 anni alle installazioni qua e là nel territorio, da Laives a Pineta e a San Giacomo. Altre idee appena abbozzate sono quella di organizzare delle camminate negli abitati per illustrare il significato dei nomi che sono stati assegnati alle vie e per conoscere eventuali testimonianze del passato. Particolarmente coinvolti si sono subito dichiarati Robert Silvestri, comandante della locale compagnia degli Schützen, una delle formazioni più antiche di Laives, così come i vigili del fuoco, che – come ha detto il comandante Patrick Thaler – potrebbero esporre vecchie attrezzature e fotografie. La festa durerà almeno una settimana e, come ha suggerito il sindaco, potrebbe concludersi con una grande sfilata di tutte le associazioni cittadine, a ribadire il senso di appartenenza e, una delle storiche caratteristiche di questo angolo di territorio, il plurilinguismo, un mix disinvolto di italiano e tedesco che ha portato a un dialetto unico nel suo genere.













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