Il centro di riciclaggio verrà ampliato e coperto 

L’assessore all’ambiente Vettorato: «Comunità in crescita, serve più spazio» «Per quanto riguarda la tettoia se ne può parlare, ma interverremo più avanti»



LAIVES. La comunità di Laives è in costante crescita e tra i vari servizi di cui necessita c'è il centro di riciclaggio comunale (affidato in gestione a Seab) centro che oramai manifesta l'esigenza di essere ampliato. "Ci stiamo attivando in questa direzione - afferma Giuliano Vettorato, assessore all'ambiente - con un primo studio per capire esigenze e interventi. L'idea sarebbe quella di ampliare il riciclaggio in zona Galizia, utilizzando una fetta di terreno che ancora rimarrebbe verso la tribuna del campo da calcio. Qualche cosa abbiamo già fatto per sistemare lo spazio dove vengono ricoverati i camion e vari materiali del nostro cantiere comunale. Quanto alla proposta fatta in aula consiliare l'altra sera, di installare una tettoia sopra i container dove i cittadini smaltiscono i materiali riciclabili, sicuramente se ne può parlare, solo che intanto le priorità in termini di investimenti sono altre e perciò ne riparleremo più avanti". Quello che è certo invece, è che il centro di riciclaggio rimane dov'è, alle spalle del campo da calcio in zona Galizia e non ne verrà creato un altro fra Pineta e San Giacomo, come ipotizzato da qualche consigliere di minoranza recentemente. C'è poi la questione dell'umido e anche in questo caso, l'amministrazione comunale si sta preparando per quando inizierà la raccolta.

"I tecnici di Seab hanno concluso la ricognizione sul territorio di Laives (dove l'azienda volge il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti) - continua Vettorato - per stabilire dove sistemare , quando sarà il momento, i raccoglitori dell'umido e quali le tipologie a seconda delle varie zone. "Il più è stato fatto e in giunta rimane solo da stabilire come fare in due punti particolari del nostro territorio comunale: in via Masi, dove ci sono edifici sparsi nella campagna e in via Rossini (quartiere Caserme) che è una strada molto stretta. In sostanza, va stabilito se sia meglio dotare i masi sparsi nella campagna, ognuno col proprio bidoncino, oppure se sia meglio prevedere un raccoglitore comune, magari da collocare nei pressi della stazione ferroviaria, dove passano tutti i residenti dei masi sparsi. Lo stesso dicasi per via Rossini: anche lì, da valutare se mettere a ciascuno il bidoncino oppure se prevedere un punto unico di raccolta dell'umido che sia raggiungibile senza problemi da mezzo di raccolta".

Il piano insomma è quasi messo a punto e si tratta perciò di attendere l'entrata in funzione del servizio di raccolta anche dell'umido per le utenze domestiche (per le "grandi utenze già esiste) e quindi acquistare tutto ciò che serve. Il problema numero uno però è un altro e prescinde dal Comune di Laives: non c'è ancora il centro di raccolta dove portare l'umido e se tutto va bene, sarà operativo nel Comune di Lana non prima del 2019.













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