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Il tablet per chiamare i familiari: i ragazzini lo insegnano ai nonni 

L’iniziativa della Croce Rossa: un gruppo di giovani e operatori del sorriso protagonista di un pomeriggio a Laives. Agli ospiti della “Domus Meridiana” è stato anche spiegato come effettuare le videochiamate a figli e nipoti



LAIVES. Giovani della Croce Rossa, operatori psicosociali e “operatori del sorriso”, questi ultimi conosciuti anche come clown di corsia, hanno unito le rispettive competenze per dare seguito ad un programma completamente sostenuto con risorse proprie dalla Croce Rossa, sezione di Bolzano e rivolto agli ospiti di strutture per anziani e lungodegenti.

La Croce Rossa infatti, non è solamente “ambulanze”, ma una serie di competenze che mette a disposizione delle comunità, come è periodicamente anche alla casa di lungodegenza “Domus Meridiana” di via Sottomonte a Laives, dove il gruppo porta un po’ di serenità e allegria agli ospiti.

L'altro giorno l’inizio di questo nuovo progetto, nato sull’onda di un bando della Croce Rossa nazionale, ha visto gli operatori ospiti della Domus Meridiana, dove i clown già erano stati ogni tanto. Divisi in gruppi, questi volontari hanno incontrato gli ospiti della Domus Meridiana, intrattenendoli allegramente e l’apprezzamento è unanime, sia di chi alla lungodegenti è ricoverato e sia dei rispettivi famigliari. «Grazie a queste belle iniziative – ha dichiarato Claudia Furlani, assessora al sociale del Comune di Laives – gli ospiti della struttura non sono mai soli e ho potuto vedere personalmente che queste visite sono accolte con grande piacere da tutti. L’intenzione della Croce Rossa è quella di portare questa proposta anche in altre strutture del genere».

C’è anche un altro aspetto, altrettanto importante e significativo, che riguarda espressamente i giovani volontari della Croce Rossa i quali, con l’ausilio di tablet, danno modo agli anziani ospiti della Domus Meridiana di avere video-contatti con i famigliari all’esterno. Si tratta di una possibilità che era stata introdotta nella casa di lungodegenza durante la fase più acuta della pandemia, quando la struttura, per ragioni di sicurezza, era stata “blindata” rispetto all’esterno e ogni visita annullata per lungo tempo. Era stato allora che i sindacati avevano regalato alla Domus Meridiana un tablet da mettere a disposizione degli ospiti, in maniera che potessero avere almeno contatti attraverso il video, posto che quelli personali erano impediti.

Si trattava, allora, dell’unico, esile filo di comunicazione fra anziani ospiti all’interno e famigliari all’esterno. In seguito al situazione è leggermente migliorata e le porte della Domus Meridiana sono state riaperte alle visite, sia pure mantenendo eccezionali precauzioni per evitare contagi virali. Però la possibilità di comunicare anche attraverso i tablet non è stata lasciata cadere. A mantenere questi collegamenti, come detto, sono i giovani volontari della Croce Rossa, ragazzi che, sicuramente, “ci sanno fare” con questi strumenti tecnologici e hanno deciso di mettere a disposizione le competenze a favore degli anziani.













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