La nuova piazza darà il primato a San Giacomo

Laives. Recentemente, parlando dell’ex zona Amonn di San Giacomo, il vicesindaco Giovanni Seppi aveva detto che la piazza prevista lì vedrà la luce prima di quella nel centro di Laives. In effetti è...



Laives. Recentemente, parlando dell’ex zona Amonn di San Giacomo, il vicesindaco Giovanni Seppi aveva detto che la piazza prevista lì vedrà la luce prima di quella nel centro di Laives. In effetti è già iniziata la demolizione del vecchio complesso che formava l’ex magazzino Amonn: al suo posto saranno realizzati un centinaio di alloggi, mentre altri saranno costruiti in un’area attualmente agricola a ridosso di San Giacomo sud.

Nella convenzione sottoscritta recentemente fra il Comune e il proprietario dell’ex Amonn, chi costruisce si è assunto l’incarico di realizzare anche una piazzetta centrale di 1.400 metri quadrati, con un parcheggio pubblico di 840 metri quadrati, dove potranno trovare posto una quarantina di macchine. Inoltre, sempre grazie alla convenzione, senza ulteriori oneri per il Comune, sarà ampliato il verde pubblico in via Wagner e con l’occasione si migliorerà anche il collegamento con la scuola materna tedesca. Il tutto, come detto, a costo zero per il Comune di Laives. Le tempistiche appaiono davvero più brevi rispetto a quelle della piazza di Laives. «Al di là della battuta aggiunge Seppi – questo è possibile perché l’intervento è a carattere privato, mentre per la piazza di Laives la procedura relativa ai progetti e agli appalti pubblici è più complicata e laboriosa».

Ma quali vantaggi hanno convinto il privato a sottoscrivere la convenzione per l’ex Amonn, accollandosi anche la realizzazione di piazza e parcheggio? Il vantaggio principale è che la convenzione prevede lo scorporo di 15 mila metri cubi dai 53 mila complessivi realizzabili nel centro di San Giacomo, per trasferirli in un’area alla periferia sud dell’abitato. Ne guadagnerà la qualità costruttiva e abitativa dei nuovi edifici, quindi gli alloggi acquisteranno valore. Se fossero stati realizzati tutti nel cuore di San Giacomo, 53 mila metri cubi avrebbero comportato una cementificazione a scapito della vivibilità complessiva, mentre così lo sviluppo urbanistico potrà essere governato in maniera più armoniosa. Per l’acquisto dell’area alla periferia sud di San Giacomo dove spostare i 15 mila metri cubi dal centro, le trattative toccano ai proprietari privati: il Comune ha solo provveduto a individuarla nel Puc.













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