la protesta  

Lettera in ritardo  di sei mesi Poste nel mirino

LAIVES. Se una cartolina di saluti arriva in ritardo tutto sommato non è un grosso problema, ma se una missiva per una visita fiscale arriva con un ritardo di sei mesi, allora la cosa si fa più seria....



LAIVES. Se una cartolina di saluti arriva in ritardo tutto sommato non è un grosso problema, ma se una missiva per una visita fiscale arriva con un ritardo di sei mesi, allora la cosa si fa più seria. È successo a un signore di Laives che lavora a Salorno, che racconta la vicenda. «Nella mia casella postale recentemente ho trovato una lettera per una visita fiscale – dice l’uomo – inviata da Salorno e timbrata a Bolzano il 21 maggio, vale a dire sei mesi prima. Che strada abbia percorso fra Salorno e Laives e dove sia rimasta tutto questo tempo è un mistero, sta di fatto che ho avuto qualche problema a causa di questo ritardo».

L’episodio arriva dopo che, anche recentemente, diversi cittadini di Laives si sono lamentati dei lunghi tempi di attesa davanti agli sportelli dell’unico ufficio postale presente in città, quello in zona “46”. Anche la scorsa settimana c’era la fila e solo due sportelli operativi, un po’ poco – dicevano i cittadini in attesa anche all’esterno – per garantire un servizio decente a una città che conta ormai più di diecimila abitanti.

Così sono più d’uno coloro che, disponendo di un’automobile, spesso preferiscono recarsi agli uffici postali di Bronzolo, Pineta o San Giacomo dove – fanno sapere – si passa molto meno tempo in attese snervanti davanti agli sportelli.

Insomma, c’è insoddisfazione per quel che riguarda la qualità del servizio offerto dall’ufficio postale di Laives città. Una settimana fa, ad esempio, si lamentava anche il fatto che chi ha il proprio conto corrente presso le Poste gode di una precedenza rispetto agli altri che magari devono ritirare una raccomandata o fare un pagamento, «una cosa – dicevano i cittadini – che non succede neppure in banca, dove fanno la fila anche i correntisti dell’istituto stesso».

Quanto al ritardo nella consegna delle missive, era già successo anche in passato, con la giustificazione che magari qualche dipendente era in malattia o altro. Come detto, se a essere recapitata in ritardo è la classica cartolina dalle vacanze niente di grave, ma quando invece si tratta di richieste con scadenze precise diventa un problema più serio, perché potrebbe succedere che si perdano delle importanti opportunità. (b.c.)













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