Lido di Laives, accessi riservati ai soli residenti 

L’impianto natatorio. Capienza di 600 bagnanti, l’ipotesi è limitare l’ingresso a chi abita nel territorio comunale, a Bronzolo e a Vadena. Partenza i primi di giugno con tariffe ridotte



Laives. Alla luce delle disposizioni in materia di prevenzione dei contagi da coronavirus, Comune di Laives e gestore del lido comunale di via Stazione stanno lavorando per riaprire l'impianto.

«Salvo indicazioni diverse - dice Luca Dallago, assessore allo sport del Comune di Laives - contiamo di aprire il lido durante la prima settimana di giugno. Lo dico tenendo conto che noi siamo più avanti, con i preparativi, rispetto ad altre realtà e abbiamo fatto investimenti per quanto riguarda la sanificazione di tutti i locali, servizi compresi, e anche per quanto riguarda i controlli preventivi all'ingresso del lido. Intanto non c'è ancora una indicazione definitiva ma stiamo preparando la delibera e l'ordinanza per questo appuntamento».

Tariffe e accessi.

Anche se ancora non ci sono indicazioni definitive, l'assessore Dallago anticipa comunque che i prezzi che verranno applicati quest'anno al pubblico saranno ridotti. C’è anche l'idea di riservare il lido di Laives esclusivamente ai cittadini locali e a quelli che abitano nel circondario, vale a dire Bronzolo e Vadena, per evitare assembramenti e sovraffollamenti davanti e dentro l'impianto natatorio comunale.

«Sto lavorando a questi programmi da un paio di settimane - dice Luca Dallago - perché, quando si potrà riaprire il,lido, sarà necessario che tutti quanti gli aspetti legati alle normative sulla sicurezza contro la diffusione del coronavirus siano rispettate. Indicativamente, bisognerà anche contingentarne la capienza ad un massimo di 600 persone. Tutto questo comunque verrà indicato nella delibera che stiamo predisponendo e nell'ordinanza, tariffe comprese».

Niente feste.

Intanto, al lido sono in corso vari lavori a cura di Stefano Pizzo, il gestore, con la sostituzione di piastrelle deteriorate, pulizia generale e predisposizione di tutti gli accorgimenti necessari per garantire massima sicurezza sanitaria e quindi possibilità di aprire tranquillamente ai primi bagnanti. Anche Stefano Pizzo ha un lungo protocollo di disposizioni relative alle piscine da rispettare ed è intenzionato a farlo rigorosamente. Si tratta di misure per il personale che gestisce l'impianto e anche per chi lo frequenterà. Si va dalla necessità di evitare assembramenti, favorendo la distanza di un metro fra le persone, anche in spogliatoi e bagni, alla segnaletica che faciliti la gestione dei flussi di visitatori. All'ingresso verrà rilevata la temperatura corporea e, ovviamente, per quest'anno niente feste e intrattenimenti come era nelle estati scorse. Tutti gli indumenti e oggetti personali devono essere riposti dentro la borsa personale, anche se depositati negli appositi armadietti, che non debbono essere usati promiscuamente. Si troveranno qua e là dispenser per sanificare le mani.

Nessun problema invece per quanto riguarda l'acqua, che normalmente viene sanificata con il cloro la cui concentrazione viene controllata costantemente. Controlli ai quali si aggiungono analisi chimiche periodiche. B.C.













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