Laives

Parcheggio a Pineta, nuove proteste: «Al buio e cancello rotto» 

L’area è di proprietà della Provincia, il Comune chiede di intervenire. Ma l’obiettivo è acquisirla per poterla sistemare realizzando anche un orto didattico e un parco



LAIVES. Accanto all’ingresso sud di Pineta c’è un parcheggio pubblico che avrebbe necessità di poderosi interventi di sistemazione. Su quella cinquantina di posti auto ha richiamato l’attenzione dell’amministrazione comunale il consigliere Andrea Sbironi il quale, mediante un’interrogazione, ha spiegato che il parcheggio è privo di illuminazione e inoltre c’è un cancello di ingresso divelto da molto tempo, che potrebbe anche rappresentare un pericolo se per sbaglio qualcuno vi si aggrappasse tirandoselo addosso, con gravi conseguenze.

«Però – spiega Giovanni Seppi, vicesindaco di Laives con competenza specifica sull’urbanistica – quel parcheggio è proprietà comunale, classificato, tra l’altro, come verde agricolo. Noi, come Comune, abbiamo chiesto che quel parcheggio fosse aperto al pubblico, per poi chiedere alla Provincia che ce lo ceda in concessione oppure ce lo venda definitivamente. Chiederò comunque un incontro all’Ufficio provinciale che si occupa del patrimonio – aggiunge il vicesindaco di Laives – per fare presente lo stato di degrado nel quale si trova il parcheggio».

Anche quel parcheggio, come è per lo spazio verde situato fra la stessa area di sosta e il ponte pedociclabile che attraversa la variante alla statale 12, fa parte dei “residui” di proprietà provinciale rimasti sul territorio in seguito alla costruzione della variante in galleria, quando l’area era stata adibita a cantiere stradale.

Il Comune di Laives conta però di poterne ottenere definitivamente la proprietà, acquistandola (o ottenendo la concessione) per poter utilizzare questi due spazi per poi dare seguito ai progetti che ha in serbo: il parcheggio rimarrebbe tale anche in futuro, mentre il verde fra parcheggio e ponte pedociclabile, come è stato anticipato anche recentemente in seguito ad una ipotesi avanzata dal Comitato civico di Pineta, potrebbe essere destinato ad ospitare un orto didattico e in parte verde pubblico.

L’idea, come aveva spiegato Franco magagna, del Comitato civico di Pineta, sarebbe quella di installare in quello spazio anche una piccola serra, magari alimentata con pannelli solari, dove le scuole, a turno, potrebbero fare esperienze concrete di botanica e di coltivazione, il tutto con la collaborazione di esperti. «In Trentino - aveva detto Magagna – questi orti didattici vengono incentivati e sostenuti dalla stessa Provincia, proprio per il valore educativo che hanno e sarebbe bello averne uno anche da noi».













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