L'aeroporto

San Giacomo, stop ai voli dal 15 novembre per finire la pista lunga 

Lavori in dirittura: resteranno aperti uffici, noleggio auto, bar e poco altro. La ripartenza è prevista a inizio dicembre: si cresce ancora con 14 frequenze settimanali


Massimiliano Bona


LAIVES. Lavori in dirittura d’arrivo per la pista lunga all’aeroporto al confine con San Giacomo. È previsto l’allungamento della striscia d’asfalto di poco meno di 200 metri verso sud. La pista sarà spostata di una novantina di metri verso sud per aumentare la distanza di sicurezza da via Musy. Dal 15 novembre (data da confermare) saranno sospesi i voli per consentire alla Zampedri di ultimare l’opera grazie alla quale sarà garantita maggiore sicurezza. In linea teorica l’aeroporto - la struttura resterà comunque aperta - dovrebbe ripartire con i voli invernali il 7 dicembre (da confermare). In particolare l’asfaltatura dovrebbe durare fino al 30 novembre, dal primo dicembre in agenda le prove di pre-agibilità, poi ci saranno le prove in volo con collaudi Enav, poi le procedure di volo e infine il 6 dicembre è attesa l’agibilità della pista con la conferma Enac e la bonifica finale da parte del personale della questura.

Rispetto alla stagione estiva il numero delle frequenze settimanali dovrebbe salire a 14. Durante quest’ultima fase dei lavori la pista non dovrebbe essere agibile nemmeno per le emergenze. Resteranno aperti, invece, uffici, noleggio auto, bar e poco altro. Naturalmente tutti i soci dell’Aeroclub potranno comunque accedere ai loro hangar per svolgere lavori di manutenzione ai loro mezzi, ma non potranno atterrare nemmeno alianti e aerotaxi. Come aveva sottolineato di recente anche SkyAlps si tratta solamente di una pausa di una ventina di giorni. Per quanto attiene i voli finora si è registrato un buon riscontro soprattutto per quelli da e per la Germania. Come ha ricordato pochi giorni fa anche Fly Bolzano «le rotte per Berlino e Düsseldorf sono piene ben oltre il 50%, soprattutto di turisti tedeschi». E questo senza un marketing mirato.

Il turboelica Dash 8-400 «tra i meno rumorosi in assoluto durante il decollo e l’atterraggio».

Josef Gostner lo aveva promesso a più riprese. «Uso aerei che non si sentono nemmeno», aveva sottolineato non senza un pizzico di ironia. E qualcuno aveva storto il naso. Ma proprio l’altro giorno è arrivata una certificazione che conferma la bontà della scelta per quanto attiene i Dash 8-400. Secondo gli addetti ai lavori si tratta di un vero modello anche dal punto di vista ambientale.

«De Havilland Aircraft Canada Limited - sottolinea ItaliaVola - ha annunciato che la Federal Aviation Administration (Faa) e l’Agenzia europea per la sicurezza aerea (Easa) hanno rilasciato le necessarie approvazioni per l’aereo turboelica Dash 8-400 in quanto soddisfano i più rigorosi standard di emissione di rumore. L’aeromobile è certificato secondo gli standard Stage 5 stabiliti dalla Faa e certificato dall’Easa come conforme agli standard Icao Chapter 14.

L’aereo Dash 8-400 è stato il primo aereo a elica, e anche il primo aereo regionale al mondo, a soddisfare gli standard Icao Chapter 14 quando è stato certificato da Transport Canada nel 2020. Dotato di silenziose eliche Dowty a sei pale su motori Pratt & Whitney Canad, l’aereo Dash 8-400 ha dimostrato ancora una volta di essere un design avanzato dal punto di vista ambientale. Non solo è silenzioso all’esterno, ma è anche silenzioso all’interno della cabina. C’è anche un sistema brevettato Active Noise and Vibration Suppression (Anvs) recentemente migliorato che riduce efficacemente il livello di rumore dell’elica all’interno dell’aeromobile».













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