Tre panchine rosse contro la violenza sulle donne 

L’iniziativa. Comune e forze dell’0rdine hanno presentato ieri il progetto al parco Marconi Le attrezzature sono state realizzate e colorate dai giovani dei centri Fly, Beehive e Nologo


Bruno Canali


Laives. Ogni 15 minuti, in Italia una donna subisce violenza: un dramma che non accenna a diminuire. Lo ha sottolineato, ieri al parco Marconi di Laives, Patrizia Daidone, presidente del Comitato per le pari opportunità del Comune di Laives, alla presentazione delle 3 nuove “panchine rosse”, che verranno collocate a Laives (passaggio scolastico), a Pineta (nel parco pubblico di via Brennero) e a San Giacomo (nel parco accanto alla zona scolastica). Le tre panchine testimoniano proprio la necessità di non abbassare mai l’attenzione verso la violenza sulle donne. Violenza che spesso si accompagna a quella “assistita”, come ha ricordato la presidente di Gea Christine Clignon, una violenza che segna chi vi assiste, come i figli. E buona parte delle violenze su donne e bambini avviene nella sfera familiare o fra conoscenti di cui ci si fida.

Ieri, al parco di via Marconi era presente anche una rappresentanza della polizia di stato, con una agente-psicologa che ha spiegato i drammi che spesso emergono quando le donne hanno finalmente il coraggio di denunciare le violenze subite. Le forze dell’ordine, è stato ribadito ieri, sono comunque sempre a disposizione per qualunque problema e sono in grado di fornire tutto il sostegno e la protezioni necessari. Oggi, a Bolzano, proprio la polizia sarà presente con un gazebo per ribadire che la violenza, in tutte le sue forme, non è amore

Tornando alle panchine rosse a Laives, quest’anno il Comitato pari opportunità ha scelto di farle realizzare dai giovani dei centri locali. Si tratta del centro Fly, del Beehive al Don Bosco e del Nologo, che ha sede in zona sportiva Galizia. Il risultato è stato molto valido e proprio alcuni di questi giovani, presenti ieri al parco, hanno spiegato il significato del lavoro svolto. Perché ci si sia rivolti ai giovani è presto detto: saranno proprio loro i padri e le madri di domani e avranno a loro volta delle famiglie dalle quali la violenza dovrà essere bandita.















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