Velocità in via Kennedy,  adottate le contromisure 

Traffico ridotto del 40%. Lo studio: «L’85 per cento dei mezzi transita a 42 chilometri orari» I residenti confermano che c’è comunque chi esagera: si tratta di moto, soprattutto la sera


Bruno Canali


Laives. Da quando è entrata in funzione la variante in galleria per aggirare la città di Laives, come conseguenza immediata c’è stato un calo del traffico lungo via Kennedy stimato attorno al 40 per cento. Via Kennedy, che taglia in due la città, in qualche ora del giorno appare infatti quasi deserta, e questo però può indurre a schiacciare un po’ di più sull’acceleratore.

Le accelerate ci sono, come confermano anche coloro che abitano lungo la strada. In particolare nelle ore serali e da parte di qualche motociclista. Stando ai rilevamenti meticolosi effettuati un anno fa, risulta che, tutto sommato, i limiti di velocità vengono rispettati, salvo qualche caso sporadico, che può essere considerato “fisiologico” su qualunque strada. Vediamo quindi i dati rilevati lungo la via Kennedy un anno fa, dal 31 maggio al 6 giugno 2018. Si tratta di dati che andranno a integrare tutti quelli raccolti (compreso quindi il sondaggio in corso) per poi redigere il piano generale del traffico urbano.

In totale, nell’arco temporale della settimana di rilevamenti, lungo via Kennedy, in direzione sud-nord, sono transitati complessivamente 38.252 veicoli, una media oraria di 228 e, come media giornaliera, 5.465. Di questi, i mezzi leggeri sono stati il 96,1%, mentre i mezzi pesanti sono stati il restante 3,9%. Tutto un altro scenario, quindi, rispetto a quando non c’era la variante e lungo la centralissima via Kennedy, magari a pochi centimetri dai pedoni sui marciapiedi, transitavano file di macchine, camion e Tir.

Il limite di velocità lungo via Kennedy è di 40 chilometri orari. L’analisi fatta conferma che chi vi transita generalmente lo rispetta. L’85% transita a 42 chilometri l’ora, mentre la media della velocità misurata è addirittura di 33 chilometri orari. Come è prevedibile, poi, il picco dei transiti si verifica nelle ore di punta del pendolarismo, con 460 mezzi transitati alle 8 del mattino in direzione nord all’altezza della Cassa di Risparmio, vale a dire pieno centro, scesi a 352 alle 11 con punte di 468 mezzi fra le 17 e le 18, per poi scendere a 144 alle 23. Questo nei giorni lavorativi. Più o meno, questi numeri si ripetono anche lungo la corsia opposta, specialmente durante i rientri pomeridiani.

Tra le altre cose, questi dati, analoghi a quelli registrati a Pineta e a San Giacomo, consentono di capire chiaramente anche dove si genera il traffico. Si vede infatti che all’ingresso sud della città entra un certo volume di mezzi, un torrente che a mano a mano si ingrossa, fino a diventare un fiume all’uscita nord della città. Significa che buona parte di questi traffico interno è generato da mezzi di residenti, per impedire il quale c’è poco da fare. A San Giacomo, invece, con la Ztl, la situazione nel centro abitato è migliorata sensibilmente.













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