Sanità

Liste d'attesa sempre più lunghe, manca personale per le sale operatorie

Cittadini scoraggiati, in troppe specialità la visita specialistica non urgente resta un sogno entro i 30 giorni. L’Asl fatica ad abbattere le liste dei pazienti in attesa di intervento . Brasola (sindacato Aaroi): «Mancano gli infermieri»


Valeria Frangipane


BOLZANO. Liste d'attesa, che dolori. Sono sempre di più gli altoatesini che - scoraggiati dalle attese infinite in troppe specialità - si rivolgono al privato. Certo devono poterselo permettere o avere un'assicurazione.

E non va meglio sul fronte degli interventi chirurgici che, all'ospedale di Bolzano, vedono allungare il numero dei pazienti in attesa. Ma perché succede? Non mancano le sale operatorie, non mancano gli anestesisti (quasi al completo), non mancano i chirurghi, mancano però gli infermieri (strumentisti e di anestesia). E poi le prestazioni aggiuntive - in pratica gli straordinari pagati al personale - non stanno riscuotendo il successo sperato. L'Asl dice che il personale medico e infermieristico risulta quotidianamente impegnato per attività istituzionali, comprese le guardie e le attività di emergenza sul territorio (weekend compresi), spesso è in sala operatoria anche di notte. E ai più non interessa arrotondare con ulteriori interventi da eseguire il sabato o la domenica. Ad un panorama complesso come questo vanno ad aggiungersi anche gli interventi di cardiochirurgia, che per la prima volta Bolzano esegue al San Maurizio - come da delibera Asl - in misura ridotta, in collaborazione con l'Azienda ospedaliera di Verona. Il primo intervento si è svolto di recente. Una situazione difficile che il neo assessore alla sanità, Hubert Messner, sa molto bene di dover risolvere. «Negli ultimi 10 anni la domanda di prestazioni mediche in Alto Adige è aumentata in alcune aree cliniche dal 40 fino all'80%. È successo perché la Medicina si è in parte trasformata e perché la popolazione continua ad invecchiare ed ha visto l'aumento esponenziale di alcune patologie. Devo ammettere che l'offerta di prestazioni ha potuto tenere il passo solo in parte. Sono necessari interventi immediati. Prometto di fare del mio meglio», così Messner.

Resta un sogno la visita non urgente entro i 30 giorni

La visita specialistica per molte prestazioni differibili (non-urgenti) sotto i 30 giorni resta un sogno. L'ultimo giorno di rilevamento dell'Asl (di fine dicembre 2023) dava 355 giorni di attesa per una visita dermatologica all'ospedale di Bolzano che scendono a 286 sul Territorio nell'ambulatorio di Egna. Tempi infiniti, per esempio, anche per una visita Oculistica - 196 giorni al San Maurizio e 57 sul Territorio - e lunghi per la visita ortopedica sempre più richiesta da una popolazione sempre più anziana. In questo caso si parla - sempre per il San Maurizio di 140 giorni - che sul Territorio bolzanino scendono a 48.

Bolzano, 14 sale operatorie, occupazione media di 11/12

Problemi, come detto, anche con gli interventi chirurgici. L'Asl ha a disposizione 14 sale operatorie, nuove fiammanti realizzate all'interno della nuova clinica, che non riescono però a lavorare tutte insieme perchè mancano infermieri. Andrea Brasola - presidente Aaroi Emac Alto Adige, il sindacato dei medici anestesisti rianimatori, spiega che gli specialisti sono quasi ad organico completo, ma mancano infermieri. «L'occupazione media giornaliera è di 11/12 sale, manca però personale per attivare le altre». E come va con le prestazioni aggiuntive? «Sono poco attrattive per la maggior parte dei colleghi, perché occorre dare disponibilità anche nel weekend ed il lavoro nelle sale operatorie dell'ospedale centrale, che si occupa di quasi tutte le urgenze della provincia, non si ferma spesso nemmeno di notte».













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