MALARIA

Lorenzin sulla morte di Sofia: "Escludiamo che il contagio sia avvenuto fuori dall'ospedale"

La ministra della salute, pur mantenendosi cauta sull'argomento, conferma comunque le indiscrezioni riportate dal Corriere della Sera sul contagio della piccola Sofia occorso tra le corsie del Santa Chiara di Trento



TRENTO. Beatrice Lorenzin è intervenuta sull'argomento a margine di un evento collaterale al G7 sullla salute svoltosi a Milano. "Avremo adesso il report finale - afferma la ministra -. Ci sono state varie ricerche su questo, possiamo escludere che la malaria sia stata contratta in un contesto esterno all'ospedale".

Ovviamente va atteso il termine dell'indagine, ma, di fatto, la ministra alla Salute conferma come il contagio sia avvenuto in ambiente ospedaliero, "questo sembra da un certo punto di vista confortante, perché vuol dire che non abbiamo ceppi di zanzare che sono vettore malarico. E da questo punto di vista siamo tutti più sicuri", aggiunge Lorenzin.

In merito al caso, poi, la ministra chiarisce: "le autorità competenti interverranno sull'ospedale di Trento nel modo più consono e appropriato possibile". 

Nessuna conferma da Trento

"I nostri consulenti hanno chiesto una proroga per la consegna delle relazioni sul caso di Sofia;,una proroga per le difficoltà tecniche nel giungere ad ottenere qualche dato». A spiegarlo è il procuratore capo di Trento, Marco Gallina, titolare dell'inchiesta per omicidio colposo, che punta ad accertare le cause del decesso della piccola, avvenuto a Brescia, dopo ricoveri a Portogruaro (Venezia) e a Trento.

"La Procura non ha alcuna novità ufficiale, di nessun tipo" precisa il procuratore in merito a notizie di stampa, che parlano di indiscrezioni sulle analisi. L'assenza di novità viene affermata anche dall'Istituto superiore di sanità, che sta svolgendo a sua volta gli accertamenti di rito. 













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