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Lupi, più vicino un decreto di prelievo in Alto Adige

Pubblicato oggi il decreto sulla definizione delle zone di pascolo protette. L’assessore Schuler: «E' giustificato, sono stati uccisi più di 40 animali da pascolo»



BOLZANO. Con la pubblicazione sul Bollettino ufficiale della Regione del decreto sulla definizione delle zone di pascolo protette e alle misure per il prelievo dei lupi e del decreto, predisposto dal direttore della Ripartizione foreste della Provincia di Bolzano, Günther Unterthiner, che elenca le 1.458 zone pascolive protette, sono state poste le basi giuridiche per poter effettuare concretamente il prelievo dei lupi.

Sui pascoli alpini dell'Alto Adige non compresi nell'elenco vige l'obbligo di proteggere le greggi contro gli attacchi dei grandi predatori con un recinto di protezione, con pastori e/o cani da pastore. «Sui pascoli alpini designati come zone pascolive protette, la protezione delle greggi non è possibile per ragioni oggettive - spiega l'assessore provinciale Arnold Schuler - Finora la protezione delle greggi è sempre stata il presupposto più importante per ottenere il parere positivo dell'Istituto superiore per la ricerca e la protezione ambientale in caso di prelievo. Ora, quasi tutti i pascoli alpini altoatesini sono designati come zone pascolive protette. Inoltre, la legge sul lupo, in vigore da giugno, prevede che l'Ispra abbia 15 giorni di tempo per esprimere un parere e, quindi, abbiamo una scadenza vincolante. Se questo termine non viene rispettato, vale la perizia dell'Osservatorio faunistico provinciale».

Probabilmente, riferisce una nota della Provincia, domani sarà inviata all'Ispra ed all'Osservatorio faunistico provinciale una Pec con tutte le argomentazioni per il primo prelievo di un lupo in Alto Adige. «Sinora sono stati uccisi più di 40 animali da pascolo ed è stato chiaramente stabilito che le ferite sono state inferte da uno o più lupi. A nostro avviso, un ordine di prelievo è più che giustificato», sostiene Schuler.

Al più tardi il 2 settembre scade il termine per una perizia dell'Ispra ed il presidente della Provincia, Arno Kompatscher, da quel momento in poi potrà firmare l'ordine di prelievo. Questo, dopo la firma, avrà una validità di 60 giorni. 













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