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Medici di famiglia, una quindicina i no vax in Alto Adige

Segnalati dei ritardi nelle sospensioni. Per Rubino (Fimmg): «La legge non è stata ancora applicata». Zerzer (Asl): «Cerchiamo personale per sostituire i sospesi. Non è vero che ci siamo bloccati». La scorsa settimana l’Azienda ha inviato diverse centinaia di lettere di personale sanitario non vaccinato



BOLZANO. In Alto Adige lavorano dai 10 ai 15 medici di famiglia - su quasi 300 – non vaccinati che non sono ancora stati sospesi.

La situazione più grave si registra in Val Passiria. Luigi Rubino - segretario Fimmg (Federazione medici di medicina generale) torna a chiedere ragione all’Asl della mancata applicazione del decreto Draghi: «I no vax sono una minoranza che imbarazza l’intera categoria. Riteniamo grave ed inammissibile - scrive in una lettera a vertici di Provincia ed Asl - che in Alto Adige non sia stata ancora applicata la legge».

Fimmg parla di situazione «sconcertante» che rischia di vanificare la lotta alla pandemia. «Inoltre si potrebbero ravvisare vari reati perseguibili anche penalmente». Rubino scrive che la sollecitazione inviata alcuni giorni fa non ha avuto risposta: «Occorre applicare la legge che parla chiaro. La richiesta che abbiamo fatto all’amministrazione pubblica locale è perentoria ed ufficiale: occorre agire con estrema immediatezza a procedere nel rispetto della legge, avendo primariamente a cuore la salute pubblica che non può, dopo tanta sofferenza patita durante questa pandemia, subire pure incertezze ed omissioni burocratiche».

Il direttore dell’Asl, Florian Zerzer, fa sapere che si sta muovendo eccome: «Una parte di questi medici è già stata sospesa dal servizio. In questi giorni ho inviato una circolare per reclutare medici di base - anche in pensione - perchè devo poter sostituire immediatamente coloro che verranno sospesi. Siamo in attesa di una risposta».

Impensabile lasciare gli assistiti - ogni medico ne ha circa 1.500 - senza punto di riferimento.

E scadrà a brevissimo anche l’ultimatum dell’Ordine dei medici sempre all’Asl ed alla Provincia: «Sospendete i medici no vax, altrimenti daremo mandato al legale di fiducia di avviare iniziative puntuali».

Per l’Ordine dei medici un «numero imprecisato di medici dipendenti, convenzionati, liberi professionisti non sarebbe ancora vaccinato e continuerebbe ancora ad operare in strutture sanitarie pubbliche o private, invalidando così il piano vaccinale nazionale, con possibili gravi conseguenze sulla salute pubblica».

A Zerzer «ogni sospensione pesa... perchè vuol dire personale che viene a mancare per assistere la popolazione - ma la legge va rispettata e la scorsa settimana abbiamo inviato diverse centinaia di lettere a personale sanitario non vaccinato».













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