l’incontro

A Merano la troupe di Netflix per la serie Tv sulla Formula 1

Martedì la visita in municipio, con le telecamere al seguito, di Günther Steiner, team principal della Haas: «Sono diventato popolare nel mondo della Formula 1 quasi senza fare nulla. A Merano torno sempre, appena posso»


Jimmy Milanese


MERANO. La Formula 1 arriva a tutta velocità in municipio a Merano. Martedì pomeriggio ha fatto visita all’amministrazione comunale Günther Steiner, il meranese Team principal della MoneyGram Haas Team F1. Una visita, quella di Steiner, al tempo stesso regalo alla città, perché Steiner si è presentato assieme alla troupe di Netflix che a Merano sta realizzando un nuovo episodio della serie “Drive to Survive”. La popolare serie interamente dedicata alla Formula 1, negli scorsi anni ha contribuito a trasformare il dirigente sportivo meranese in una vera e propria star - anche se suo malgrado – capace di bucare lo schermo. In altre parole, per la prossima stagione, dopo le litigate ai box, le battute al fulmicotone che hanno reso il volto di Steiner tra i più popolari del paddock, la serie Tv targata Netflix avrà una gustosa appendice anche meranese.

«A Merano torno appena posso, sono legato a questa città. Ci vengo quando corriamo in Europa, anche per trovare la famiglia», le parole di Steiner che poi con il sindaco Dario Dal Medico ha intrattenuto una simpatica conversazione sulla Formula 1.
Tutto ripreso live dai cameraman di Netflix, battute e opinioni senza filtri sul mondo delle macchine più performanti al mondo, senza peli sulla lingua, come nello stile di Stenier. «Sono diventato popolare nel mondo della Formula 1 senza fare nulla di nulla, anche grazie a un libro, “Surviving to drive”, che mi hanno chiesto di realizzare, dove racconto questo mio mondo da una prospettiva inedita. Ed è subito stato un successo che ha sorpreso anche me», ha spiegato Steiner.

Quindi, la firma sul libro delle personalità cittadine e una confidenza sui piloti “top” del circuit: «Se dai a Hulkenberg la Red Bull, vince anche lui, anche se è vero che piloti come Verstappen sono in quei team perché sono i più forti». Forte il legame con la nostra città, dove Steiner ha recentemente aperto una attività commerciale e dove un giorno non esclude di poter ritornare, anche se per uno come lui la pensione non è una prospettiva. «Sono abituato ad andare veloce, e in questo momento porto avanti il progetto Hass che ho fortemente voluto creando un team dal nulla. Una stagione non eccezionale, fatichiamo con le gomme posteriori, ma non molliamo», il suo commento, poche ore prima di partire per la prossima gara.













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