A Sinigo si pesca col cuore Gare, pranzi e beneficenza 

L’associazione Laghetto Club Pescatori ha già donato 60 trote a Casa Basaglia «Coinvolgiamo giovani e meno giovani per cogliere il lato divertente dello sport»



MERANO. Quasi mille i simpatizzanti del Laghetto di Sinigo nel 2017, già duecento nei primi tre mesi del 2018: la pesca piace sempre, indipendentemente dall’età. L’associazione Laghetto Club Pescatori per ora ha 23 membri, che il presidente Giuseppe Sartori punta a far arrivare a 30 entro la fine di aprile. «Il più anziano è del ‘48, mentre il più giovane, Alan De Vitti, è del ‘97. E poi, tra i simpatizzanti c’è anche mia figlia Lisa, di 15 anni» esordisce Sartori. «L’associazione è nata proprio per permettere un ricambio generazionale, in modo che anche i più giovani possano appassionarsi a questo sport in compagnia. Gli amanti della pesca vengono da Sinigo, da Merano, da Tesimo, dalla val Venosta. Due volte al mese ci sono le gare di allenamento fuori campionato, con partecipazione libera. Una volta al mese, poi, c’è anche la gara per il campionato sociale a cui partecipano i membri. La tessera costa 10 euro l’anno: non è molto, ma è importante perché garantisce un’assicurazione. E i premi per le gare sono materiali da pesca, così da permettere a tutti di avere un’attrezzatura adeguata. Chi già li possieda può cederli a chi invece non li ha».

Questo animo benefico si riverbera in una generosità esemplare. I pescatori, infatti, tengono per sé il minimo indispensabile per le famiglie, mentre il resto è devoluto in beneficenza. È recente la donazione a Casa Basaglia di circa 60 trote pulite e messe sottovuoto. «Vorremmo poter donare anche ai ricoveri, alla Caritas… Ci farebbe piacere se gruppi di anziani o di persone in stato di bisogno si facessero vivi. Noi possiamo pulire il pescato, metterlo sottovuoto e portarlo direttamente alle strutture: l’importante è divertirsi pescando e cercare di aiutare il prossimo. Prossimamente avremo qui gli ospiti di Casa Basaglia a gareggiare, e sarebbe bello poter ospitare anche gli anziani e offrire loro un pranzo».

Ma le trote fario, salmerini e iridee, alcune anche di 3 chilogrammi (la più grossa pescata in allenamento ne pesava cinque!), non attirano solo gli sportivi. La recente installazione di videocamere ha scoperchiato un vaso di Pandora: ogni mattina, tra le cinque e le nove, arrivano aironi e cormorani a cacciare le trote, lasciandole sull’erba che circonda il laghetto. Ormai da due mesi Sartori veglia la notte per evitare una moria di pesci: poiché tutt’intorno ci sono edifici, per la Provincia non si possono esplodere proiettili, così si spara a salve, si cerca di spaventarli. Nonostante gli inconvenienti della natura, Sartori è soddisfatto del Laghetto Club Pescatori: «Sono fiero dei nostri risultati. Siamo un gruppo affiatato di sportivi di buon cuore, e dello sport prendiamo il lato sano e divertente». (s.m.)













Altre notizie

l’editoriale

L’Alto Adige di oggi e di domani

Il nuovo direttore del quotidiano "Alto Adige" saluta i lettori con questo intervento, oggi pubblicato in prima pagina (foto DLife)


di Mirco Marchiodi

Attualità