“Addetto stampa”, Bruzzese interrompe l’incarico

Merano. Nei prossimi giorni la commissaria Anna Bruzzese revocherà la delibera firmata lo scorso 2 novembre da Paul Rösch, allora sindaco, col quale l’ex capo di Gabinetto era stato incaricato, in...



Merano. Nei prossimi giorni la commissaria Anna Bruzzese revocherà la delibera firmata lo scorso 2 novembre da Paul Rösch, allora sindaco, col quale l’ex capo di Gabinetto era stato incaricato, in una rosa di tre candidati, del ruolo di addetto stampa del Comune. Lo rende possibile la clausola di risoluzione dell’incarico dopo tre mesi dal suo inizio. Lo scalpore suscitato dalla delibera è stato dovuto in parte alle tempistiche, in parte alla qualifica indicata, “addetto stampa”, quando l’ex capo di Gabinetto non è in possesso del requisito fissato dalla stessa legge citata nella delibera, cioè l’iscrizione all’Albo dei giornalisti.

Con una nota, Rösch rimarca le circostanze dell’incarico conferito al professionista. «La nomina doveva garantire la prosecuzione delle principali funzioni di capo dell’ufficio di Gabinetto e prevedeva una clausola di risoluzione unilaterale nell’eventualità che si installasse in municipio un’amministrazione diversa da quella precedente. Essendo scaduto per legge l’incarico assegnato poco dopo l’inizio della precedente legislatura, nel 2015, le principali attività di competenza del responsabile dell’ufficio non potevano più essere svolte. Una situazione particolarmente incresciosa in un periodo delicato dal punto di vista sociale, così come anche sul piano politico, visto che dopo le elezioni amministrative la città si trovava in una fase di transizione. Per garantire la continuità del lavoro svolto dallo staff, avevo proposto all’ex capo di Gabinetto di continuare nella sua funzione, nel rispetto della normativa comunale. Il professionista, però, non era interessato a un’assunzione. Per non lasciare vacante il posto, il Comune ha deciso di conferire un incarico esterno per alcune delle sue funzioni, richiedendo tre preventivi ad altrettanti professionisti, tra cui anche lui. Una scelta dovuta, visto che aveva svolto il ruolo per quasi cinque anni con ottimi risultati, come potrà confermare chiunque abbia avuto rapporti professionali con lui. Il preventivo presentato dall’ex capo di Gabinetto è risultato il più conveniente, senza contare che l’incarico a tempo determinato era molto meno oneroso per il Comune rispetto all’ipotesi di proroga del contratto preesistente. Il costo netto per l’amministrazione era di 45 euro l’ora, mentre imposte, contributi previdenziali e altri oneri accessori erano a carico dell’assegnatario. L’obiettivo era quello di una collaborazione a lungo termine, quindi l’incarico sarebbe durato 24 mesi. Tuttavia, consapevoli della possibilità che le trattative per la nuova giunta naufragassero, abbiamo inserito del contratto l’opzione di risoluzione unilaterale dopo tre mesi. Questo per non interferire con le scelte di un’eventuale futura amministrazione diversa da quella uscente. Fin dall’inizio, dunque, la commissaria straordinaria Anna Bruzzese aveva la possibilità di scegliere, una volta scaduti i tre mesi, se proseguire o interrompere il rapporto contrattuale».













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