Merano

Al Tappeiner 161 giorni d’attesa per una visita ortopedica

A Merano le liste di attesa più lunghe: per diversi esami o prestazioni i residenti del comprensorio costretti a tempi biblici o a trasferte. Sullo sfondo le convenzioni con le strutture private: Merano svantaggiata rispetto a Bolzano 


Simone Facchini


MERANO. Per una visita ortopedica al Tappeiner bisogna attendere 161 giorni, quasi la metà di un anno. Se la si volesse fare all’ospedale di Silandro, servono più di nove mesi. Sono alcune cifre che affiorano dal database dell’Azienda sanitaria e che mettono a nudo le falle del sistema.

A fronte di una convenzione con le strutture private che scade il 31 dicembre, prorogata fino a marzo. Ma il quadro attuale lascia trasparire che Merano, seconda città della provincia, e il relativo comprensorio, che raduna una porzione di territorio sparsa fra Resia e Venosta fino a Val d’Ultimo e Passiria, abbia liste d’attesa per varie prestazioni ben più lunghe rispetto agli altri. E quindi, i meranesi (o venostani, o residenti nel Burgraviato) per accorciare i tempi sono costretti a spostarsi verso altri ospedali o cliniche private dove le attese sono più contenute; oppure si pazienta. L’ortopedia è l’esempio più lampante. Ma la questione è ben più ampia.

Vogliamo pensare a chi da Malles deve recarsi a Brunico per un esame, o a una visita? Al riflesso sull’attività lavorativa? Magari a necessitare della prestazione è una persona anziana: e dunque serve chi l’accompagna. Giornate di lavoro perse… per strada.

Qualche altro esempio: per una risonanza magnetica alla colonna vertebrale, al San Maurizio si aspettano 37 giorni, al Tappeiner il doppio. Per un ecodopler cardiaco, i meranesi (o i venostani, o i residenti delle valli limitrofe) devono spostarsi a Bolzano o ancora più in là.

Il tema del rinnovo delle convenzioni con le strutture private è emerso negli ultimi giorni. Alcuni dati possono dare base e altezza della questione. Scorporiamo le cifre rispetto ai comprensori di Bressanone e di Brunico. Gli abitanti che fanno riferimento al comprensorio sanitario di Bolzano sono 235 mila, il comprensorio meranese si occupa di 137 mila persone. In percentuale: Bolzano 63%, Merano 37%. Ma il rapporto fra il budget per prestazioni ambulatoriali convenzionate parla di Bolzano al 71% e Merano al 29%. Se uniamo al conto l’ortopedia: Bolzano 75%, Merano 25%.

Tradotto: in rapporto agli abitanti l’Azienda sanitaria acquista molte più prestazioni ambulatoriali convenzionate per il comprensorio del capoluogo rispetto a quello meranese.

E torniamo al punto primo: se per una visita ortopedica non prioritaria a Merano serve attendere 161 giorni, a Bolzano ne bastano 82. E situazioni analoghe, con tempi di attesa diversi (e che sempre sfavoriscono i meranesi) investono – fra altri - gli esami di ecodopler cardiaco e la colonscopia.

Chi risiede all’interno dei confini del comprensorio sanitario meranese, in sintesi, molto spesso è obbligato ad attese più lunghe e comunque a meno opzioni disponibili. Oppure a doversi recare verso ospedali o strutture private dall’altra parte della provincia. Si terrà conto di tutto ciò nell’impacchettamento delle nuove convenzioni? O Merano dovrà rimanere in seconda fila?













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