Merano. L’urbanistica, uno dei pilastri della politica comunale. Un assessorato che nei pesi e contrappesi della formazione di una maggioranza avrà un ruolo chiave. «Rifuggo dell’idea di un’edilizia selvaggia - puntualizza Dal Medico - e la tutela del verde è una priorità. Lo si può fare dando sfogo alla cubatura esistente e riqualificando zone come per esempio quella della stazione. Le caserme sono una sfida enorme, dobbiamo progettarla ora per poterla vedere fra un decennio: per creare un quartiere integrato alla città bisognerà tenere conto di tutte le esigenze. Dunque sempre col verde in primo piano, valutare le necessità dell’edilizia residenziale, dell’artigianato, dei giovani e degli anziani, dello sport. C’è comunque un Masterplan che indica delle linee guida».

«Esistono piani di recupero per varie zone della città - afferma Rösch - e case vuote o vecchie da risanare, senza erodere il verde. Per le esigenze dell’artigianato, ci sono tante cubature disponibili e altre ne verranno a Sinigo e in zona stazione. Per la caserme abbiamo già avviato studi con l’aiuto dell’Eurac e dell’Università di Torino per tratteggiare uno sviluppo. L’importante in questi processi decisionali è coinvolgere la popolazione».