Disagi

Ascensore fuori servizio, proteste alla stazione di Merano

L’elevatore che porta ai binari 2 e 3 non funziona da tempo creando disagi alle persone con disabilità e a tutti quegli utenti che devono trasportare bagagli ingombranti


Jimmy Milanese


MERANO. Sono ormai diverse settimane che l'ascensore tra le banchine 2 e 3 della stazione ferroviaria centrale di Merano è fuori servizio. Ascensore assolutamente necessario non solo per le persone con disabilità, ma anche per semplici passeggeri che raggiungono i binari con valige al seguito. «Sembra che nessuno si senta responsabile di questo grave problema, perché dura già da mesi», la denuncia di una utente.

Di fronte al cartello “Ascensore fuori servizio” appeso all'ascensore, tra l'altro scritto solo in italiano, i passeggeri con disabilità o con valige pesanti da trasportare non hanno altra scelta se non quella di chiedere aiuto, sperando che qualcuno poi effettivamente quell'aiuto glielo fornisca. Perché l'alternativa è quella di stare lì ed aspettare per un tempo indefinito, visto che ormai da decenni il servizio di facchinaggio nelle stazioni è stato soppresso e con il Covid che corre molto spesso c'è poca voglia di toccare oggetti altrui.

Ci sarebbe un’altra possibilità, vale a dire quella di attivare il servizio di accompagnamento invalidi che permette di essere accompagnati dal personale della stazione. Ma c’è una questione non di poco conto: questo tipo di servizio richiede una prenotazione con largo anticipo rispetto al momento dell'utilizzo, e se ci si trova di fronte all’ascensore fuori servizio senza saperlo prima non ci sono i tempi tecnici per fare domanda.

Detto questo, il non funzionamento dell'ascensore che trasporta da e per i binari 2/3 non è segnalato preventivamente in rete o al momento della partenza. Per questo motivo sono molti gli utenti che vengono presi alla sprovvista. È bene ricordarlo ancora, non solo persone diversamente abili o anziane usano gli ascensori alle stazioni, ma anche molti altri utenti, per esempio studenti delle scuole superiori che il lunedì mattina arrivano in città carichi di bagagli e il venerdì pomeriggio fanno ritorno a casa. «Ormai lo sappiamo, ci abbiamo fatto l'abitudine a quell'ascensore guasto, direi piuttosto abbandonato, anche se devo dire che il maggior disservizio nel prendere il tremo è dovuto alla continua e improvvisa soppressione dei treni che spesso crea notevoli assembramenti nei treni successivi presi d'assalto da centinaia di pendolari», spiega una ragazza che aggiunge: «E chi ha bagagli ingombranti, non se la vede verto bene, accalcati come spesso siamo nelle carrozze».

Per quello che dovrebbe diventare il centro di mobilità meranese, la difficoltà per il raggiungimento dei binari di certo non è un buon biglietto da visita.

E pensare che in Alto Adige esiste un Osservatorio provinciale sui diritti delle persone con disabilità che promuove e monitora l'attuazione della Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità, oltre a un impianto normativo piuttosto recente che però non riesce ancora ad imporre a Comuni e concessionari di servizi pubblici la rimozione di tutte le barriere architettoniche e un intervento immediato nel caso si renda necessario il ripristino di un servizio sensibile per chi è portatore di disabilità

Sulla situazione della Stazione di Merano in relazione all'accessibilità per le persone diversamente abili è disponibile un rapporto iniziato nel 2017 ed effettuato dalla cooperativa Independent L. che mappa le barriere architettoniche ancora presenti nelle stazioni ferroviarie lungo la linea Merano-Bolzano.













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