Asfaltart, 10 mila in piazza a ballare 

Grandi protagonisti gli artisti di strada ma anche i bambini Canzoni popolari, cabaret e ironia la chiave del successo


di Jimmy Milanese


MERANO. Sotto un sole cocente, è andata ieri in onda la seconda giornata del festival Asfaltart. Città presa d'assalto con turisti provenienti da tutta Italia, anche grazie alla ricca offerta gastronomica, gli spettacoli degli oltre 30 artisti da strada invitati a Merano per mostrare il loro talento hanno registrato il tutto esaurito. «Siamo esageratamente soddisfatti», sono le parole con le quali il factutum della città e della manifestazione, l' instancabile Jordi Beltramo, sintetizza i primi due giorni di un festival che ormai rappresenta una tappa fissa per l'inizio delle estati meranesi. Non senza fatica, gli artisti hanno dovuto arginare l’esuberanza di decine di bambini che hanno fatto da cornice alle loro performance. Particolarmente apprezzato Markus Gimpel, austriaco con discreta padronanza dell'italiano e star mondiale del cabarettismo, sempre accompagnato dal suo fido coniglio Laurin Durnholzer e da un tocco di sottile ironia che, una volta tanto, prende di mira i fratelli tedeschi e non i cugini italiani. Ma c'è stato spazio anche per due graziose ragazze che con l'etichetta di «Due e un quarto» hanno riproposto in chiave moderna i duetti di Stanlio e Ollio, ma questa volta vestendosi da bambine adagiate in enormi culle, quindi girando la città e cercando di scroccare birre e aperitivi dai tavolini dei bar. Seguite da sciami di folla, le due bambine hanno seminato il panico tra le decine di turisti che temevano per la loro consumazione. Invece, con molta più calma e piglio riflessivo, lo spagnolo Toni Oritz si è piazzato all'alba davanti alle cascate meranesi, quasi a ridosso di Piazza della Rena, con il fine ultimo di creare sul manto stradale uno dei suoi disegni 3D. Impressionante l'effetto di profondità creato dalla sua creazione, con più di un curioso che avrebbe dichiarato di avere perso l'equilibrio. Ma c'è stato spazio anche per il teatro comico, nelle sale del Pavillon des Fleurs, con la compagnia Longuel e Trio Trioche, che ha presentato un’opera guitta. Pienone in sala, e le grande arie liriche sbeffeggiate da attori mai domi e capaci tanto di recitare quanto di ripercorrere il melodramma ottocentesco.

Ma Asfaltart è anche spettacolo itinerante, e per questo ci ha pensato Galirò, con il suo corredo di strumenti musicali appiccicati alla schiena e una schiera di bambini che lo hanno seguito lungo le strade della Merano vecchia, intonando canzoni popolari.

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