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Asili nido, priorità alle famiglie con due genitori che lavorano 

Il nuovo regolamento. Sono 81 i bimbi iscritti alle lista d’attesa. L’assessora Albieri: «Nuovi criteri per un sistema d’accesso più equo». Lavori in corso, anche con le cooperative che gestiscono le microstrutture, per ampliare l’offerta 



MERANO. Per l’accesso agli asili nido gestiti dal Comune, priorità alle famiglie in cui tutt’e due i genitori lavorano. È pronto il nuovo regolamento, che ridefinisce i criteri. Sullo sfondo c’è la lista d’attesa che un mese fa contava 81 bimbi.

Le ragioni.

I criteri che dettagliano i punteggi sono stati rivisti. Per raggiungere il limite minimo, entrambi i genitori dovranno essere occupati. «È un modo per rispondere a situazioni concrete con cui ci siamo dovuti confrontare. A settembre erano stati ammessi bambini con un solo genitore lavoratore, a gennaio dovevano essere respinte richieste provenienti da famiglie con entrambi i genitori occupati» spiega l’assessora Emanuela Albieri.

Il regolamento, si precisa, riguarda i servizi per l’infanzia comunali: l’asilo Maddalena di Canossa in via Maia e lo Yosyag in via Goethe, quest’ultimo gestito da personale esterno. Con la revisione del documento viene introdotta una graduatoria unica: una sola iscrizione per bimbo, nella quale sarà possibile specificare la struttura preferita. Almeno sarà fatto ordine nei numeri: le iscrizioni multiple avevano fatto lievitare i numeri della lista d’attesa oltre a quelli reali. Che comunque rimangono alti.

Fra le novità, l’introduzione di due posti riservati ai figli di dipendenti comunali: «Spieghiamo la scelta: a livello statale, sono stati stanziati fondi destinati alla creazione di nidi aziendali delle pubbliche amministrazioni. Le dimensioni del nostro organico non forniscono le condizioni per creare una struttura dedicata, questi due posti sono un progetto pilota. È un contributo al miglior funzionamento della macchina municipale, fornendo un servizio. Ma i due posti non saranno “vincolati”: se non verranno occupati, saranno assegnati ad altri».

All’elaborazione del nuovo regolamento hanno partecipato, con l’assessora Albieri, l’ufficio scuole del Comune e la direzione dell'asilo nido Maddalena di Canossa. Con il contributo di Giovanna Morena direttrice di casa Arnika, il centro di accoglienza Caritas per profughi. I richiedenti e le richiedenti asilo potranno richiedere di essere inseriti nelle liste. Otterranno un punteggio, nella misura del 50%, se inseriti in un percorso formativo strutturato e certificato. Un capitolo riguarda il tempo prolungato: chi iscrive i figli a questo servizio, dovrà rispettare il pagamento anche se strada facendo cambierà idea.

Lo statement.

I bimbi iscritti ai servizi per la prima infanzia, quest’anno, sono 144. Di questi 45 frequentano al Maddalena di Canossa in via Maia (che il Comune gestisce con personale proprio), 36 lo Yosyag in via Goethe (del Comune ma appaltato), 63 le microstrutture Casa Bimbo (25), Popele (19) e Coccinella (19). Considerati gli 81 bimbi in lista d’attesa, un mese fa la giunta aveva detto di lavorare per introdurre una nuova sezione al Maddalena di Canossa. Nel frattempo è emersa la difficoltà di reperire educatori, anche solo in sostituzione di quelli in servizio. E anche in queste dinamiche, subentra la variabile del caro energia. L’altro ieri nella conferenza stampa di giunta è stato ipotizzato, nel caso in cui i conti del bilancio municipale non dovessero tornare, il blocco delle nuove assunzioni anche rispetto ai pensionamenti previsti.

Diverso il discorso per le cooperative che gestiscono le microstrutture, sganciate da queste logiche. «Ci sono lavori in corso» per poter ampliare l’offerta, conferma Albieri. Magari già da gennaio. SIM

 













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