Avis, le donazioni sono in calo ma aumentano gli associati 

L’assemblea annuale. Il 2019 si è chiuso con un saldo positivo di 42 iscrizioni per un totale di 3.332 donatori Meno 6,5% invece nella raccolta del sangue. Tra le cause: la zanzara del Nilo, i viaggi esotici e i picchi di influenza


Simone Facchini


Merano. Più donatori, meno donazioni. Paradosso con tre colpevoli: la zanzara del Nilo, i viaggi esotici e i picchi di influenza. Circostanze che giustificano un calo del 6,5% di sangue donato senza intaccare lo stato di salute dell’Avis Merano Burgraviato, che anzi ha chiuso il 2019 con un saldo di +42 donatori.

Nella sala delle organizzazioni di soccorso accanto all’ospedale dove trova sede l’associazione, il bilancio è stato tracciato dal presidente Paolo Barricelli nel corso dell’assemblea annuale, tradizionale occasione per tracciare il bilancio e premiare i traguardi di fedeltà (leggasi generosità) dei singoli.

Oltre quota 3.300. Sono 3.332 i donatori del gruppo, un terzo le donne. Nel corso dell’anno passato 343 i nuovi iscritti, in crescita rispetto ai 316 del 2018. Per contro il totale delle donazioni, 3.966, è calato di 276 unità che corrisponde a una flessione di 124 litri di sangue: nel 2019 sono arrestati a quota 1.798. “Il calo delle donazioni nella prima parte dell’anno così come verso la fine dell’anno è stato determinato dai forti picchi di influenza - ha detto Barricelli - mentre per l’estate ci ha pensato la zanzara che si porta dietro il West Nile Virus, il virus del Nilo occidentale. A questo si va ad aggiungere il sempre più numeroso popolo di donatori che ama andare in ferie in luoghi dove è prevista la sospensione della donazione fino ad un anno”.

Un passaggio è stato dedicato al Gruppo giovani nato nel 2015, oggi composto da otto elementi. Due di loro fanno parte della Consulta nazionale Avis giovani. Nel loro progetto rientra la sensibilizzazione verso i ragazzi e promuovere il dono del sangue. “Non mi stancherò mai di dire – ha evidenziato Barricelli - che i giovani hanno grandi ideali e una grande libertà. È nostro compito accompagnarli in questo importantissimo percorso di volontariato affinché possano prenderne coscienza e rendersi così conto del significato dell’eredità che un giorno lasceremo a loro”.

Attività fatte e programmi. Il presidente ha poi ricordato alcune attività del 2019. La “Festa d’Estate” in luglio a Lagundo ha impegnato 49 volontari che hanno servito 419 pasti gratuiti e 182 pasti ai familiari a prezzo ridotto: “Nonostante il tempo che anche questa volta non è stato clemente, possiamo essere veramente soddisfatti di come si è svolta la manifestazione”. Il 30 novembre la sezione ha partecipato per il secondo anno consecutivo alla Giornata della Colletta Alimentare al supermercato Aldi di via Alpini: 22 volontari in azione per una raccolta di oltre una tonnellata di cibo.

I riconoscimenti. Se alla festa natalizia sono stati premiati i 16 donatori con la medaglia del 7° livello “oro con diamante” che per limite di età non potranno più donare, all’assemblea il riconoscimento è stato consegnato ai vari livelli raggiunti per numero di donazioni. Sul palco sono saliti Alessandro Angeli, Paul Forrer, Johann Gruber e Claudio Vicentin (quota 100), Roberto Moretta e Johann Josef Schnitzer (75), Walter Götsch e Roman Alber (50) e Basilio Sanna (8). Diversi altri hanno conseguito i riconoscimenti: 95 in totale.

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